Brexit, il Regno Unito scende in piazza per un secondo referendum

Brexit, il Regno Unito scende in piazza per un secondo referendum

A Londra manifestazione per un secondo referendum sulla Brexit. Petizione online con oltre quattro milioni di firme.

LONDRA (INGHILTERRA) – I cittadini prendono posizione sulla Brexit. Nella giornata di sabato 23 marzo 2019 oltre un milione di persone si è dato appuntamento a Londra per chiedere un secondo referendum sull’uscita dall’euro. Una manifestazione che ha visto la partecipazione non solo di inglesi ma anche di abitanti di altre nazioni che hanno voluto esprimere la loro vicinanza agli inglesi.

Un appello – secondo i media locali – che non ha tante possibilità di essere ascoltato. La leader May in più di un’occasione ha ribadito il suo no ad un secondo referendum. Un rifiuto confermato anche dalla stessa Camera dei Comuni bocciando proprio l’emendamento che dava nuovamente la parola ai cittadini. Ma nonostante questo gli inglesi sono scesi in piazza per provare a salvare una situazione che sembra sempre più grave per l’Inghilterra. Il rinvio della Brexit non sembra dare delle garanzie certe al Regno Unito visto l’ultimatum dell’Unione Europea.

fonte foto https://twitter.com/matteorenzi

Brexit, Londra invasa da un milione di persone e una petizione online da record

La richiesta di un secondo referendum arriva solo dalla piazza mentre online si suggerisce al Parlamento di revocare la Brexit. E’ questo l’obiettivo della petizione firmata da oltre 4 milioni di persone negli ultimi giorni. Anche questo sembra un appello inutile visto che la Camera dei Comuni e la premier May hanno le idee chiare sul futuro del Regno Unito.

La tensione resta comunque alta in tutta la nazione visto che il rischio no deal sembra essere dietro l’angolo. In caso di uscita senza accordo i cittadini sono pronti a scendere nuovamente in piazza per chiedere le dimissioni di Theresa May. Le prossime settimane in questo senso saranno decisive con la Gran Bretagna che potrebbe conoscere il suo futuro.

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