Manifestazione degli studenti il 25 e 26 settembre: “Il lavoro del Ministero è incerto e insufficiente”.
ROMA – Manifestazione degli studenti il 25 e 26 settembre 2020. Non solo gli insegnanti, anche gli alunni sono pronti a scendere in piazza per protestare contro il Governo e la ministra Azzolina.
Una situazione che continua ad essere incerta. La ripartenza è ormai alle porte e in molte scuole restano i dubbi sulla possibilità di far tornare gli studenti in classe in sicurezza. Da parte del Governo nessun passo indietro con l’anno scolastico che rischia di essere confusionario.
Studenti in piazza
Gli studenti sono pronti a scendere in piazza. “La scuola in questo Paese ripartirà in condizioni disastrose – fanno sapere dall’Unione degli Studenti citati dall’Ansa – manca un piano di riapertura chiaro, non ci sono risposte concreti. Il lavoro del Ministero continua ad essere incerto ed insufficiente. Ad oggi gli investimenti fatti non risolvono organico mancante e di edilizia scolastica che continua a vedere classi pollaio […]“.
Non mancano le critiche per i trasporti: “La riduzione della capienza escluderà di fatto gli studenti che vivono in zone marginali e disconnesse rispetto ai grandi centri urbani, o comunque alle cittadine dove hanno sede gli edifici scolastici“.
Assunzione a tempo determinato
Per cercare di sopperire all’assenza del personale il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’assunzione di personale a tempo determinato. Una norma fortemente voluto dall’Anci, come precisato da Antonio Decaro: “Finalmente il Governo ha dato risposta alla nostra richiesta […]. Si tratta di un provvedimento che assicura la possibilità di assumere a tempo determinato personale educativo e ausiliario in deroga a un tetto di spesa anacronistico e soprattutto inadeguato a rispondere all’emergenza sanitaria che vede pressoché raddoppiati i numeri di educatrici di asili nido e maestre delle scuole materne“.