Nel Torinese è stato imbrattato un manifesto funebre con insulti rivolti all’orientamento sessuale del defunto e del vedovo.
E’ accaduto a Pinerolo, una cittadina in provincia di Torino, dove il 26 agosto scorso Corrado Brun ha annunciato la morte del compagno 76enne, Adriano Canese, con un manifesto funebre. Ma ecco che questo è stato imbrattato con insulti omofobi rivolti al defunto e al vedovo.
Il manifesto imbrattato
Sul manifesto funebre, affisso in un tabellone per i necrologi in piazza Santa Croce, qualcuno ha incollato su di esso un foglietto sotto il nome del defunto, con la scritta “froci”.
I due coniugi, sposati da tanti anni, vivevano insieme a Torre Pellice. Nonostante subito dopo l’insulto è stato strappato via, in poche ore il gesto ha suscitato l’indignazione della comunità. Marco Giusta, coordinatore del Torino Pride, ha chiosato: “Non si può che provare rabbia e disgusto davanti a una cosa del genere. Non c’è neanche più rispetto per una persona che non c’è più e per un affetto che continua”.
“A livello personale e come coordinamento, siamo al fianco di questo compagno e della famiglia dell’uomo defunto. Ci stringiamo con affetto a lui e a tutti i familiari della persona scomparsa. Sono nostri concittadini e vogliamo mostrargli che esiste un’umanità che non accetta odio o omofobia”, conclude.
La reazione di Marchisio
Tra i molti che hanno mostrato solidarietà c’è anche Claudio Marchisio, che su Instagram ha commentato l’accaduto: “Se è vero che i social network hanno anche un potere positivo, allora è giusto prendere posizione con forza affinché comportamenti come questi non vengano più tollerati. Il mio pensiero va a Corrado e alla famiglia di Adriano”.