Si vota oggi in Senato la Manovra 2024. Successivamente il testo finirà alla Camera e alla Commissione di Bilancio per l’approvazione in Aula.
Atteso per oggi il voto in Senato alla Manovra 2024. Il testo sulla Legge di Bilancio con novità in tema di tema pensioni, Irpef, taglio del cuneo fiscale, natalità e casa vedrà andare in scena le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Successivamente il passaggio alla Camera e alla Commissione di Bilancio prima dell’ok finale in Aula previsto per il 29 dicembre o comunque entro il 31 del mese in corso.
Manovra 2024: il voto in Senato
Dopo la bocciatura del Mes, il Governo italiano è chiamato ad un’altra giornata importante. Oggi, venerdì 22 dicembre 2023, infatti, il Senato è chiamato a votare sulla legge di Bilancio, a cui il governo di Giorgia Meloni ha posto la fiducia per il maxi emendamento. Le dichiarazioni di voto dovrebbero avere inizio alle ore 10. Dopo il voto per appello nominale sulla fiducia ci sarà quello definitivo, in seguito al quale si concluderà l’esame di Palazzo Madama e il testo della Manovra potrà quindi passare alla Camera.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha specificato che nel testo del maxi emendamento sono presenti “una correzione di un riferimento interno e due specificazioni di natura tecnica che non alterano la portata normativa sostanziale delle disposizioni a cui si riferiscono, articolo 1 commi 274, 291 e 525”.
Anche il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha sottolineato: “Non conta soltanto quanto deficit si fa, ma come lo si usa. Non è un caso che gli apprezzamenti della Commissione europea siano stati lusinghieri su una manovra che è stata fatta gran parte in deficit che ha trovato il consenso dell’Europa non solo sul quanto deficit ma anche sul metodo di utilizzo di questo deficit e noi siamo orgogliosi di averlo usato per dare alla sanità la maggior parte di quota di soldi che negli ultimi anni sono mai stati dati alla sanità”.
Gli emendamenti approvati
Tra gli emendamenti approvati, come anticipato, ci sono le pensioni dei medici, maestri, dipendenti degli enti locali, e della giustizia amministrativa. Inoltre presenti anche la rimodulazione delle risorse a disposizione per il progetto del Ponte sullo Stretto, risorse aggiuntive per gli stipendi delle forze armate e delle forze dell’ordine. Infine anche fondi per gli enti locali anche in ragione delle variazioni intervenute sulle aliquote Irpef.