Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Manovra 2025. Il disegno di legge di bilancio prevede interventi per circa 30 miliardi. Tutte le novità.
Il governo Meloni ha dato una accelerata per quanto concerne la Manovra 2025 e ha trovato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Si tratta di un disegno di legge di bilancio in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati fino ad oggi dal governo. Si parla di interventi da circa 30 miliardi per il 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.
Manovra 2025: arriva l’ok del CdM
Via libera del CdM alla Manovra 2025. Arrivato l’ok ad un disegno di legge di Bilancio con misure per circa 30 miliardi nel prossimo anno. Il consiglio dei ministri numero cento dell’esecutivo Meloni ha quindi dato l’ok in poco più di un’ora e mezza alla legge di bilancio. “In linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal governo”, hanno puntualizzato dal Ministero dell’Economia.
“Con questo Governo, l’Italia guarda al futuro con una legge di bilancio che mette al primo posto il lavoro e il benessere degli italiani”, ha detto la Premier Giorgia Meloni. “Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti”.
Tutte le novità
Ma cosa prevede la manovra 2025? Nella legge di bilancio sono “confermate e potenziate le misure sui congedi parentali” e viene “introdotta anche una ‘Carta per i nuovi nati‘ che riconosce 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro.
Inoltre è stato rafforzato il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’Assegno unico universale dal computo dell’Isee. Tra le misure di carattere sociale, la carta “dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni.
Ulteriore conferma anche per quanto concerne il taglio del cuneo fiscale che diventa strutturale, così come l’Irpef a tre aliquote.
Fondi alla Legge di Bilancio arriveranno da un contributo di solidarietà da parte degli istituti bancari più grandi e dalle assicurazioni.
Sul fronte “lavoro e imprese”, nel Mezzogiorno sono stati confermati gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.
Ok anche alla proroga del bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per la prima casa.