Manovra 2026, il centrodestra trova l’intesa sulle banche dopo le tensioni
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Manovra 2026, il centrodestra trova l’intesa sulle banche dopo le tensioni

Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni

Dopo un vertice a Palazzo Chigi, il centrodestra trova l’intesa sulle banche, i dettagli della manovra 2026.

Dopo una giornata di tensioni interne alla maggioranza, il centrodestra ha raggiunto un punto di equilibrio su uno dei temi più delicati della prossima legge di Bilancio: l’intesa sulle banche. La premier Giorgia Meloni ha convocato un vertice decisivo a Palazzo Chigi per chiudere la trattativa e garantire il passaggio della manovra in Consiglio dei ministri, fissato per domani alle 11.

Come riportato da ansa.it, al tavolo, oltre alla premier, erano presenti i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e, in videocollegamento da Washington, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato ai cronisti: «Voi non credete ai miracoli, io invece ci credo ai miracoli», aggiungendo: «Il vertice è andato bene, i dettagli li scrivo in aereo».

Antonio Tajani
Antonio Tajani – newsmondo.it

Centrodestra: un accordo per superare lo scontro FI-Lega

La giornata era iniziata con frizioni evidenti tra Forza Italia e Lega, con posizioni molto diverse sul contributo delle banche. Tajani aveva chiarito: «È una tassa che sa di Urss e non ci sarà», mentre Salvini ribatteva: «Ci sono questi doverosi 5 miliardi che le banche metteranno con gioia a disposizione del Paese per aiutare famiglie e imprese in difficoltà».

Alla fine, la quadra è stata trovata: l’intesa prevede più misure per raggiungere i 4,4 miliardi di gettito attesi nel 2026. La formula scelta prevede una tassa del 27,5% che colpirà banche e assicurazioni, chiamate a liberare i depositi vincolati, in alternativa alla tassa del 40% sugli extraprofitti introdotta nel 2023.

Secondo fonti di maggioranza, «non si tratta di tasse sugli extraprofitti in senso stretto», una precisazione ritenuta fondamentale da Forza Italia per evitare l’ostruzionismo interno.

Una manovra da oltre 18 miliardi tra tagli, Irpef e famiglie

L’intesa sulle banche rappresenta solo uno dei tanti nodi della manovra da oltre 18 miliardi, che dovrà affrontare anche le tensioni sulla spending review. Il Documento programmatico di bilancio prevede un risparmio strutturale pari allo 0,1% del Pil, circa 2,3 miliardi nel 2026, fino a 3 miliardi nel 2028.

Sul fronte fiscale, è confermato il taglio dell’Irpef da 2,7 miliardi, con benefici limitati per i redditi più alti. La rottamazione quater viene sostituita dalla rottamazione quinquies, strutturata su 56 rate in 9 anni, senza rate iniziali maggiorate e senza copertura per le omesse dichiarazioni dei redditi.

Infine, si rafforza il pacchetto famiglia con 1,6 miliardi, tra cui bonus per le madri con almeno due figli (e redditi sotto i 40.000 euro), nuove detrazioni per figli unici e coefficiente ISEE rafforzato dal secondo figlio.

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ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2025 9:24

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