Novità in vista per la Manovra 2026 che rispetto alle anticipazioni vedrà una tassa di 2 euro sui pacchi e il raddoppio della Tobin Tax.
La legge di bilancio 2026 sotto la lente di ingrandimento. Si discute del pacchetto degli emendamenti decisivi dell’esecutivo e dei relatori. La manovra torna quindi protagonista con lLe votazioni che, secondo quanto si apprende, inizieranno in commissione al Senato forse sabato, con il via libera definitivo della Camera atteso ormai tra Natale e fine anno.
Manovra 2026: cosa cambia per gli affetti brevi
Tra gli aspetti importanti in manovra di parla di affitti brevi per i quali scatta un regime più complesso, che tutela i piccoli proprietari, ma fa diventare attività d’impresa la gestione di tre o più appartamenti. Per quanto riguarda il primo caso, la cedolare secca resterà come adesso al 21%, sul secondo immobile si pagherà il 26%, ma dal terzo in poi occorrerà avere almeno una partita Iva. Ci sarebbe anche un accordo per limitare l’aumento della tassazione sui dividendi che le imprese percepiscono dalle partecipate.
Tassa di 2 euro sui pacchi e Tobin Tax
Tra gli altri aspetti della legge di bilancio 2026 quello che riguarda l’aumento delle imposte sulle transazioni finanziarie, come l’acquisto di azioni in Borsa. La Tobin Tax salirà dall’attuale 0,1% allo 0,2%, poi allo 0,4% nel 2029, garantendo a regime un miliardo l’anno. Come spiegato anche dal Corriere, l’emendamento è di FdI, ma potrebbe essere fatto proprio dai relatori.
Da sottolineare come tra gli emendamenti governativi sia previsto anche il contributo di 2 euro per le microspedizioni che riguarderà tutti i pacchi, compresi quelli che partono e arrivano in Italia perché una tassa per i soli arrivi extra Ue si tradurrebbe nei fatti in un dazio. Gli altri fondi per le correzioni della manovra arriveranno da banche e assicurazioni. Si segnalata l’aumento dell’Irap di due punti a loro carico che, però, non riguarderà le holding industriali, assimilate alle banche per il regime Irap. Per quanto concerne le imprese, l’iper-ammortamento diventerà pluriennale. Salta il blocco delle compensazioni tra i bonus fiscali e i debiti Inps-Inail.
