La manovra oggi arriva alla Commissione Bilancio della Camera. La premier attende misure migliorative ma esclude stravolgimenti.
Il testo della manovra è arrivato alla Camera dove sarà valutato dai gruppi parlamentari. Dopo varie bozze e modifiche, il testo presenta alcune novità come quelle relative al limite del Pos su cui Palazzo Chigi ha precisato che su questo tema “sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea dei cui esiti si terrà conto nel prosieguo dell’iter della legge di bilancio”.
Con l’arrivo del testo in Parlamento, la premier Giorgia Meloni ha scritto sui social: “Abbiamo dovuto definire la manovra finanziaria in pochissimo tempo e ciononostante non abbiamo rinunciato a delineare – attraverso le prime misure – una traiettoria nitida e scelte che danno una chiara indicazione su quelle che saranno le priorità della nostra azione”.
L’apertura della premier alle modifiche alla legge
Ora si attendono gli emendamenti da parte del Parlamento. La premier è convinta che nonostante possano arrivare modifiche migliorative non ci sarà alcuno stravolgimento. “Abbiamo corso contro il tempo per dare al Parlamento la possibilità di esaminare approfonditamente la manovra. Possono arrivare certamente norme migliorative, non solo dalla maggioranza ma anche dall’opposizione. Escludo che venga stravolta: sono anzi stata colpita dalla coesione nel Consiglio dei ministri che ha approvato la legge di Bilancio” ha detto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Sull’eventualità che a stravolgere la manovra possano essere stesso i gruppi politici della maggioranza, la premier non crede perché nel Cdm ci sono sia il segretario della Lega sia il coordinatore di Forza Italia e uno stravolgimento da parte loro della manovra significherebbe la loro delegittimazione. “Sicuramente terremo in debita considerazione le proposte che arriveranno dalla maggioranza e spero che anche l’opposizione abbia un atteggiamento non pregiudiziale. Per questo a chi ha chiesto di interloquire, per ora solo Calenda, abbiamo risposto “volentieri”».