Questa settimana arriverà il giudizio della Commissione Ue sulla manovra del governo. La premier Meloni intanto parteciperà al primo Consiglio Ue.
Sarà un mese difficile quello di dicembre sia per la premier Giorgia Meloni che per il suo governo. La Commissione Ue in questa settimana rilascerà il suo giudizio relativo alla manovra finanziaria del 2023 scritta e approvata in tempi record per le elezioni insolite nel periodo estivo. La presidente von der Leyen a Milano ha ribadito l’eccellente dialogo tra Roma e Bruxelles anche relativamente alle modifiche al Pnrr su cui l’Italia resta sorvegliata speciale. Giorgia Meloni intanto parteciperà al primo Consiglio Ue il 15 e il 16 dicembre.
Sul fronte diplomatico la situazione per la presidente del Consiglio è abbastanza complessa perché i nodi con Parigi non si sono risolti ancora dopo lo screzio della Ocean Viking. Meloni malata non ha partecipato al vertice di Alicante rimandando un bilaterale con il presidente Macron. Intanto anche a est il quadro peggiora perché il suo amico e alleato in Europa Viktor Orbàn è stato bocciato da Bruxelles che ha congelato i fondi destinati all’Ungheria.
Questo crea problemi anche sul piano della guerra perché la reazione di Budapest è stato il veto al pacchetto di aiuti per l’Ucraina. Il governo Meloni al primo Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre dovrà prendere una posizione netta sulla questione che potrebbe creare dissidi con Bruxelles se vedesse schierata Roma con Budapest.
Nel frattempo sul fronte interno il governo ha scelto 450 emendamenti al testo attuale della legge di bilancio di cui la metà dell’opposizione. Il tutto con le proteste dei sindacati che scenderanno in piazza contro la manovra del governo. Dal 12 al 16 tutti Cgil e Uil in tutte le regioni organizzeranno cortei per manifestare contro la legge. Mentre sabato 17 sarà il Pd a scendere in piazza.