Manovra, cosa succede alla norma sul Pos e sul contante

Manovra, cosa succede alla norma sul Pos e sul contante

Tetto del contante fino a 5000, ma restano le multe sul Pos per i commercianti che non accettano pagamenti elettronici.

Il testo della legge di bilancio passa al Senato che dovrà approvarla entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio. Il dado è tratto: dopo le tante polemiche e incertezze, si alza il tetto del contante ma si confermano le multe per tutti quei commercianti che rifiutano i pagamenti con carta o bancomat. Tuttavia, il governo ha deciso di abbassare la soglia delle commissioni.

soldi euro

Pagamenti in contanti

Sebbene si pensava che il tetto sul contante sarebbe sceso a 1000 euro, dal 1° gennaio 2023 si innalza invece a 5000 euro. Secondo la norma quindi, si potrà sia acquistare che ricevere denaro fino a 5000 euro, ed entrambi i soggetti potranno essere sanzionati. Per quanto riguarda invece le transazioni sul conto corrente, non saranno doggetti a divieti.

Pos, sì alle multe per i commercianti

Per la norme sul Pos commercianti e professionisti saranno tenuti ad accettare i pagamenti elettronici, altrimenti saranno sanzionati con una sanzione pecuniaria di 30 euro, a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione per cui è stato rifiutato il pagamento non in contanti. Per i consumatori invece, non esiste nessun obbligo di pagamento con carta o bancomat.

La maggioranza però sta lavorando per mitigare i costi sostenuti dai commercianti sulle commissioni, almeno per le transazioni fino a 30 euro. E’ stato quindi istituito un tavolo permanente tra banche e associazioni degli esercenti, che avranno 90 giorni di tempo per trovare un accordo. Se ciò non dovesse accadere è previsto un contributo straordinario che dovrà essere pagato dai prestatori dei servizi di pagamenti per compensare le “attività di impresa con ricavi e compensi fino a 400mila euro”.