Le tre mosse per evitare l’aumento dell’Iva

Le tre mosse per evitare l’aumento dell’Iva

Manovra, tre mosse per evitare l’aumento dell’Iva. Il piano del premier Giuseppe Conte e del Ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Nell’incontro tra il premier Giuseppe Conte con i sindacati a Palazzo Chigi va a delinearsi la nuova manovra economica. Il primo obiettivo è quello di evitare l’aumento dell’Iva e il governo avrebbe trovato le mosse adeguate per disinnescare la minaccia.

L’incontro tra Conte e i sindacati per delineare la manovra economica

Il premier, nel corso del vertice con i sindacati, va a delineare a grandi linee la prossima manovra economica, Il primo confronto sarà probabilmente con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, primo punto di riferimento del premier.

Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

I lavori non termineranno prima del prossimo mese di settembre

A differenza di quanto auspicato da Salvini, la manovra non sarà però delineata prima del prossimo mese di settembre. Questo per il semplice fatto che il Mef vuole visionare i dati sulle spese legate al Reddito di Cittadinanza e alla Flat Tax. E sui soldi risparmiati rispetto a quelli messi a bilancio per i provvedimenti bandiera del governo giallo-verde.

Roma 25/05/2018 – consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

Le tre mosse per evitare l’aumento dell’Iva

Per evitare l’aumento dell’Iva il governo dovrebbe concentrarsi sulle deduzioni e sulle detrazioni. Dalla tax expenditure Conte e Tria sperano di trovare buona parte delle coperture utili per finanziare la prossima manovra economica.

Nella mente e nei piani del premier gli aumenti saranno evitati dalla spending review, ossia dalla revisione delle spese, dalla tax expenditure (ossia le agevolazioni tributarie e le detrazioni), e le maggiori entrate fiscali figlie del Reddito di cittadinanza e di quota cento.

Conte dovrà poi confrontarsi con la Lega e il Movimento 5 Stelle per delineare in via definitiva le mosse da mettere in atto. E la trattativa si preannuncia delicata.