Manovra, la Lega spinge per la flat tax, il Movimento 5 Stelle per il cuneo fiscale, con lo ‘spettro’ del salario minimo. Parti ancora distanti, situazione in fase di stallo.
Mentre Giuseppe Conte incontra nuovamente le parti sociali per provare a delineare la prossima manovra economica, Lega e Movimento Cinque Stelle non si muovono di un passo: flat tax da una parte e cuneo fiscale dall’altra. Due progetti mossi dagli stessi obiettivi ma che sembrano non incontrarsi mai.
Manovra, il piano della Lega: flat tax e stop Iva
Matteo Salvini ha chiesto a più riprese una manovra coraggiosa con due capisaldi: evitare l’aumento dell’Iva (e su questo tutte le forze al governo sono d’accordo) e la flat tax. Completa, senza compromessi.
Per la prima parte del piano servono 23 miliardi di euro, una cifra considerevole non ancora coperta. Per la seconda parte la Lega chiede un taglio delle tasse per dieci miliardi di euro.

Il Movimento 5 Stelle: cuneo fiscale e rimodulazione delle aliquote
Come detto in apertura, gli obiettivi del Movimento 5 Stelle sono gli stessi, ma la strada da intraprendere è diversa. Per Di Maio il taglio delle tasse deve avvenire attraverso la rimodulazione delle aliquote. Inoltre i pentastellati chiedono il taglio del cuneo fiscale, ossia delle tasse sul lavoro. E questo piano scatena un clima di incertezza in casa Lega.

Fase di stallo
Il sospetto del Carroccio è che i Cinque Stelle vogliano preparare la strada per l’inserimento del salario minimo, non gradito alla Lega. Si resta quindi in una situazione di stallo che sarà risolta solo dopo che il governo avrà superato gli scogli del voto sul decreto Sicurezza Bis e sulla Tav.