Manovra, Luigi Di Maio: “Il tema non sono i numeri ma i cittadini”. Matteo Salvini: “Siamo pronti a togliere gli alibi all’Ue”.
Il governo italiano sembra intenzionato e disposto ad ascoltare l’Unione europea facendo un passo indietro sulla manovra. Il premier e i vicepremier hanno tenuto a precisare che il programma non dovrà essere modificato nelle sue strutture fondamentali, ma un passo indietro sul deficit potrebbe essere il giusto compromesso per evitare di incappare in una serie di sanzioni.
Luigi Di Maio: il tema non sono i numeri ma i cittadini
Intervenuto ai microfoni di Radio Radicale, il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato la posizione del governo italiano dopo l’incontro tra Conte e Tria con i vertici della Commissione europea.”Come abbiamo detto il tema non sono i numeri ma i cittadini, gli obiettivi che ci siamo dati: quota 100 e il reddito di cittadinanza e i rimborsi ai truffati per le banche e il pacchetto imprese, sono misure da cui non possiamo prescindere. Se poi all’interno della contrattazione deve diminuire il deficit non è importante, la cosa importante che non si abbassi la platea che riceve quelle misure“.
Chiara dunque la posizione di Di Maio che dopo la politica dello scontro opta per quella del dialogo nella speranza di trovare con l’Unione europea un compromesso che possa essere soddisfacente per tutti.
Matteo Salvini sulla manovra: siamo ponti a togliere l’alibi all’Ue
È sembrato decisamente meno diplomatico il vicepremier Matteo Salvini che comunque ha confermato la disponibilità del governo a rivedere la percentuale del deficit. “Noi applichiamo il buonsenso e la concretezza, che non si attacca allo 0,1 in più o in meno. E’ una manovra che si fonda sul diritto al lavoro, il diritto alla pensione, il diritto alla salute e la riduzione fiscale. E quindi se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi”.
