Manovra: la Ragioneria chiede modifiche per coperture

Manovra: la Ragioneria chiede modifiche per coperture

Il testo della manovra torna in commissione Bilancio. La Ragioneria chiede correzioni su 44 emendamenti per coperture.

La manovra finanziaria subisce ancora uno stop. A causa di un errore era stata inserita nel testo una misura che prevedeva uno stanziamento di 450 milioni per i Comuni. Per questo, la legge ieri è tornata in Commissione bilancio dopo la sospensione dei lavori dell’aula nel pomeriggio dove ha continuato a subire altre modifiche. Gli ultimi ritocchi dell’ultimo minuto prima del voto di oggi a Montecitorio. La Ragioneria di Stato ha inoltre richiesto correzioni anche su altri 44 emendamenti per problemi di coperture.

Non ci sono abbastanza fondi per questa legge di Bilancio. Questo era noto a tutti sin dall’inizio e il governo è partito consapevole di questo assunto. Ma a quanto pare non sono bastati gli sforzi per non inserire troppo perché secondo la Ragioneria di Stato ci sono problemi di coperture su altri 44 emendamenti come le norme sullo smart working che il governo ha prorogato per le categorie fragili e anche per la carta giovani.

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Le perplessità sulle coperture

Oltre all’emendamento inserito per sbaglio, proposto dal Pd, che stanziava 450 milioni per i Comuni, la Ragioneria di Stato chiede correzioni per altre norme. Il testo quindi arriverà di nuovo in Aula questa sera intorno alle 20.30 per la votazione. Per quanto riguarda le due norme contestate dalla Ragioneria, nel caso dello smart working ci sono dubbi relativi alla sostituzione del personale scolastico a cui è concesso il lavoro da remoto mentre le perplessità riguardo alla carta giovani sono le coperture per il 2023.

“Mi pare che tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang”, ha detto la premier Giorgia Meloni difendendo la manovra.

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