Manovra, si attende la lettera dell’Italia all’Unione europea. Governo intenzionato ad andare avanti sui pilastri della bozza.
Il governo italiano ha mandato la lettere di risposta alla Commissione europea dopo la bocciatura incassata dalla proposta di manovra economica redatta da Lega e Movimento Cinque Stelle.
La lettera di Tria all’Ue
“Il governo conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile”.
“Per accelerare la riduzione del rapporto debito/pil e preservarlo dal rischio di eventuali shock macroeconomici, il governo ha deciso di innalzare all’1% del Pil per il 2019 l’obiettivo di privatizzazione del patrimonio pubblico. Gli incassi costituiscono un margine di sicurezza”.
“L’indebitamento netto – prosegue la lettera riportata dall’ANSA – sarà sottoposto a costante monitoraggio, verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l’aumento delle entrate e delle spese“.
Manovra, Salvini attacca l’UE: “Andiamo avanti per la nostra strada”
Poco prima del vertice il ministro Matteo Salvini ha parlato ai giornalisti presenti davanti a Palazzo Chigi: “Stiamo lavorando – riporta il sito dell’ANSA – ad una Manovra che garantisce più posti di lavoro e più diritto alla pensione e meno tasse non per tutti ma per tanti italiani. Se l’Europa accetta siamo contenti, altrimenti andiamo avanti per la nostra strada“.
Manovra, la posizione del governo italiano
La sensazione è che ci si trovi di fronte a uno svincolo importante del futuro economico dell’Italia. Dall’Ue hanno detto e ripetuto che le condizioni proposte dai giallo-verdi per bocca del ministro dell’economia Giovanni Tria sono inaccettabili. La posizione netta dell’Unione europea e le critiche ricevute dalla Bce e dalla banca d’Italia non sembrano aver spostato gli equilibri.
Lo stesso Tria ha poi sottolineato come il governo non sia intenzionato a trattare sul tasso di crescita.
I provvedimenti fondamentali della manovra non cambiano
Conte, Di Maio e Salvini continuano ad essere convinti e fieri delle propria proposta sperano di riuscire a convincere la Commissione europea ad ascoltare le ragioni dell’Italia. In tutta risposta a Bruxelles hanno cominciato a preparare un documento per la procedura d’infrazione per deficit eccessivo (cos’è e come funziona). Se la rotta del governo italiano non dovesse cambiare, si andrebbe allo scontro e non è un mistero.
Dubbi sulla riforma delle pensioni
Gli ultimi dubbi sulla manovra riguardano la riforma delle pensioni con l’adozione della Quota 100. L’Ufficio Parlamentare del Bilancio, in audizione alla Camera e al Senato, ha presentato le proprie stime. Dai documenti emerge che la nuova riforma rischia di provocare un taglio fino al 30% sulle pensioni. Incassata la stima negativa, ma comunque intenzionato a superare le Legge Fornero, il governo è chiamato a trovare una soluzione in tempi brevi.