Manovra, Matteo Salvini punta il dito contro Bruxelles: “Le lobbies finanziarie non possono accettare la nostra presenza al governo. Per anni hanno manipolato fantocci”.
Dopo l’ennesimo monito di Juncker e quello del ministro dell’Economia francese, il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini è tornato a parlare della manovra difendendo il lavoro svolto dal governo e criticando l’Unione europea.
Matteo Salvini: “Le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo”
Il vicepremier leghista ha puntato il dito contro le lobbies finanziarie di Bruxelles e ha fatto sapere di essere convinto che all’estero non sino felici del fatto che in Italia al governo ci siano Lega e Movimento Cinque Stelle, ” due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti poiché non devono niente a nessuno”.
“Sono sempre più convinto – ha detto Matteo Salvini come riportato dall’ANSA – che le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo: questa reazione non mi sorprende, per anni hanno manipolato fantocci mentre adesso sono costretti ad avere a che fare con due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti poiché non devono niente a nessuno, se non difendere gli interessi del loro popolo“.
Antonio Tajani: “L’Italia è in tempo per fare marcia indietro. Lo faccia rapidamente nell’interesse degli italiani”
Nelle ultime ore alla schiera dei critici si è aggiunto Antonio Tajani, il quale ha chiesto ai vertici del governo italiano di fare un passo indietro per congiurare il forte rischio di una eventuale bocciatura della manovra da parte dell’Unione europea.
“L’Italia è ancora in tempo per fare marcia indietro. Lo faccia rapidamente, nell’interesse degli italiani. Una bocciatura della manovra? Mi auguro che questo non accada, ma il rischio è forte […], le misure non vanno nella direzione dell’interesse dell’Italia“.
