Manovra: Meloni da concessioni a Fi, si va al compromesso

Manovra: Meloni da concessioni a Fi, si va al compromesso

Giorgia Meloni apre alle concessioni Fi, per arrivare a firmare la manovra della legge di bilancio, ecco le novità.

A pochi giorni dalla presentazione della legge di Bilancio in Parlamento, emergono le dinamiche del compromesso tra Giorgia Meloni e Fi riguardo alla cedolare secca sugli affitti brevi. Tuttavia, la discordia si accende sul fronte delle pensioni per i dipendenti pubblici.

Giorgia Meloni

Compromesso sugli affitti brevi

Lunedì è il giorno stabilito per l’invio della legge di Bilancio al Parlamento. Il premier Giorgia Meloni si adopera per placare le polemiche scaturite dalle diverse bozze circolate, ribadendo l’assenza di modifiche sostanziali ai saldi di bilancio precedentemente approvati. Tuttavia, l’ambiente non è sereno: l’opposizione critica sia i contenuti della legge di Bilancio che i ritardi nella presentazione. Forza Italia, pur sostenendo la coesione del centrodestra, manifesta la necessità di alcune modifiche, tra cui quella sulla cedolare secca per gli affitti brevi. L’ultima bozza prevede un aumento dell’aliquota solo per chi offre in locazione breve più di un appartamento, un compromesso che va incontro alle richieste forziste.

Dal canto suo, si profila un incremento dell’IVA al 22% su pannolini e seggiolini auto e al 10% su assorbenti, come anticipato da Meloni. Queste modifiche vedono gli assorbenti femminili e il latte in polvere trasferiti nella categoria dell’IVA al 10%, mentre pannolini e seggiolini auto dovrebbero tornare all’aliquota ordinaria del 22%.

Il pacchetto pensioni della manovra evidenzia il ritorno alle regole ordinarie della legge Fornero nel 2024, con conseguenti tagli per i dipendenti pubblici. Secondo Repubblica, queste modifiche potrebbero portare a penalizzazioni significative per vari lavoratori del settore pubblico, con una riduzione fino al 20% della parte retributiva delle pensioni.

Reazioni e futuri sviluppi

Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, denuncia una possibile revisione delle aliquote di rendimento previdenziali per le pensioni dal 2024, ritenendo questa scelta un duro colpo per i lavoratori pubblici. L’attesa è ora per la presentazione ufficiale del testo in Parlamento, dove si prevede una battaglia accesa su queste misure.

La manovra di Giorgia Meloni si dirige verso il Parlamento tra compromessi e controversie. L’assestamento su affitti brevi e IVA mostra una certa apertura al dialogo, mentre il dibattito sulle pensioni nel settore pubblico promette scintille. Il futuro parlamentare della legge di Bilancio sarà decisivo per comprenderne le reali implicazioni.