Manovra, slitta a domani il voto finale in Senato

Manovra, slitta a domani il voto finale in Senato

Inizia l’esame della Manovra a Palazzo Madama, ma il voto alla fiducia viene rimandato a domani dopo gli ulteriori ritardi.

L’approvazione definitiva della manovra in legge di bilancio slitta a domani, dopo le proteste delle opposizioni (Pd, M5S, Azione-Italia Viva e Verdi-Sinistra) per i tempi troppo stretti. Hanno così deciso di occupare l’Aula e chiedere al governo la proroga delle concessioni. Alle 18 previsto il Cdm su migranti e ong.

Senato

Domani il voto in Senato

La votazione in Senato per la manovra finanziaria slitta a domani mattina, dopo che oggi è arrivata in Aula senza il voto sul mandato al relatore. “Avevamo dato la disponibilità a proseguire fino alle 12 in commissione a patto di una riduzione del numero degli emendamenti ma serviva un accordo che non c’è stato”, spiega il capogruppo di Fdi Lucio Malan.

In commissione erano stati proposti 808 emendamenti e oltre 100 ordini del giorno, cercando di arrivare all’approvazione evitando l’esercizio provvisorio. Ma i tempi troppo stretti non hanno dato la possibilità nemmeno alla Camera dei Deputati ha avuto il tempo di esaminare decorosamente la legge.

Dopo la discussione generale di questa mattina, il governo porrà la fiducia sul testo approvato alla Camera. Domattina le dichiarazioni di voto, e a seguire la votazione per appello nominale sulla fiducia e il voto finale, con un via libera definitivo atteso per le 12.

“Soddisfazione per la Manovra”

Nonostante le polemiche dell’opposizione, Raffaele Speranzon (FdI) parla di una Manovra che “mette le famiglie e le imprese italiane nelle condizioni di puntare alla crescita e di avere una redistribuzione più equa delle risorse”.

Intanto tensioni sui titoli di Stato europei. Il Bund chiude sui livelli più alti da 12 anni, il rendimento dei Btp sale al 4,6%. Si temono nuovi consistenti aumenti dei tassi da parte della Bce. Il governo accelera sugli obiettivi del Pnrr per il 2022, il Cipess sblocca sbloccato oggi 4,5 miliardi di opere pubbliche. Infine scenderanno del 25% le bollette della luce nel 2023, quelle del gas +20%. 

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