La mappa delle varianti del Covid in Italia

La mappa delle varianti del Covid in Italia

Italia in allarme per la diffusione delle varianti del Covid: la mappa della diffusione. In quali regioni sono stati registrati i casi.

Riflettori puntati sulla diffusione delle varianti del Covid in Italia: la mappa che possiamo ricostruire dalle segnalazioni e dai dati a disposizione evidenzia una discreta diffusione soprattutto della variante inglese, ma anche quella sudafricana inizia ad affacciarsi con insistenza nel nostro Paese.

La mappa delle varianti del Covid in Italia: dove sono diffuse

Prendiamo in considerazione le varianti considerate più pericolose, ossia quella inglese, quella sudafricana e quella brasiliana.

La variante inglese in Italia

Alla metà del mese di febbraio si stima che il 20% dei casi di coronavirus in Italia sia riconducibile alla variante inglese.

Abruzzo – In Abruzzo si registra un’elevata percentuale di casi riconducibili alla variante inglese nella zona di Pescara, attentamente monitorata dalle autorità sanitarie.

Alto Adige – In Alto Adige sono stati registrati pochi casi ma si teme che la diffusione della variante inglese sia più capillare di quanto ipotizzato. Nei giorni scorsi si è assistito ad un considerevole aumento dei casi che potrebbe essere riconducibile alla trasmissione di qualche variante.

Campania – In Campania l’incidenza della variante inglese è in linea con i valori registrati a livello nazionale.

Friuli Venezia Giulia– Ci sono casi di variante inglese anche in Friuli Venezia Giulia. Anche qui le autorità competenti sono al lavoro per tracciare i contatti e rompere il cerchio dei contagi.

Lazio – Nel Lazio alla metà del mese di febbraio si è registrata una situazione critica a Roccagorga, diventata zona rossa per la diffusione della variante inglese del Covid.

Liguria – In Liguria parliamo di pochi casi che al momento non destano particolare preoccupazione.

Lombardia – In Lombardia si registrano numerosi casi di variante inglese. Le autorità sanitarie sono al lavoro per isolare i casi nel minor tempo possibile evitando una diffusione capillare sul territorio.

Piemonte – Nonostante si tratti di pochi casi isolati, anche in Piemonte si registrano contagi riconducibili alla variante inglese del Covid.

Puglia – In Puglia la variante inglese è diffusa in quasi tutta la Regione e l’incidenza è medio-alta.

Sicilia – In Sicilia sono meno di dieci i casi riconducibili alla variante inglese del coronavirus.

Umbria – Situazione delicatissima in Umbria, con le autorità che nelle scorse settimane avevano istituito diverse zone rosse locali nella speranza di contenere i contagi.

Veneto – Anche in Veneto si registra una discreta percentuale di casi di contagi legati alla variante inglese.

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La variante sudafricana

Liguria – Nel mese di febbraio le autorità sanitarie hanno isolato un caso di variante sudafricana.

Lombardia– In Lombardia un caso di variante sudafricana è stato registrato a Varese.

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La variante brasiliana

Toscana – La variante brasiliana è stata registrata in Toscana ma si tratta di pochi casi isolati.

Umbria – Oltre che con la diffusione della variante inglese, l’Umbria deve fare i conti anche con la diffusione di quella brasiliana.

Il rischio di una terza ondata

La rapida diffusione delle varianti lascia ipotizzare che l’Italia possa dover fare i conti con una terza ondata di contagi che potrebbe essere caratterizzata da considerevole aumento del numero dei decessi. Per questo motivo diversi esperti suggeriscono di ricorrere ad un nuovo lockdown generale.

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