Si chiude in un cerchio a seguito del ritrovamento delle ossa nei boschi della Val Susa: la verità sul caso di Mara Favro.
Una tragica conferma dopo i vari sospetti: ha un’identità la vittima rinvenuta nei boschi della Val Susa. Gli accertamenti sulle ossa trovate hanno dato l’esito che, purtroppo, tutti temevano. Si tratta di Mara Favro, la donna scomparsa nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 dopo un turno di lavoro in una pizzeria non lontano dal luogo del rinvenimento dei resti.

Il caso Mara Favro
La triste vicenda di Mara Favro era diventata nota alla cronaca italiana dopo la sua sparizione un anno fa. Era, infatti, la notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 quando la donna era scomparsa dopo un turno di lavoro in una pizzeria in Val Susa. A seguito delle ricerche, purtroppo, le autorità avevano rinvenuto, non lontano dal luogo di lavoro della donna, alcune ossa.
Per la scomparsa della donna, al momento, risultano indagati il titolare della pizzeria dove la Favro lavorava, Vincenzo Milione, e l’ex pizzaiolo del locale, Cosimo Esposito. Si tratta delle ultime persone che la avevano vista in vita.
La conferma del DNA
Ora, a seguito degli accertamenti svolti sulle ossa, è arrivata la triste conferma: si tratta appunto della Favro. “L’esame del DNA ha confermato che i resti sono suoi. Martedì verrà disposto il conferimento dell’incarico al medico legale per l’analisi del corpo per le cause della morte di Mara Favro, è lei”, ha dichiarato l’avvocato Robero Saraniti. “Ce lo aspettavano, ora dovremo dovranno trovare il modo di dirlo alla figlia”.
Tra gli altri passaggi del legale Saraniti anche uno fondamentale: “Sicuramente bisognerà capire le cause che hanno portato alla morte e se sarà possibile stabilire se si tratta o meno di una morte violenta, questo spetterà al medico legale”, le parole rilasciate a Fanpage.it.