Un uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa a Marano (Napoli). La cassa della gioielleria era aperta, ma la pista della rapina non è quella privilegiata
Il 43enne Salvatore Gala, proprietario di una gioielleria, è stato trovato senza vita nel suo negozio di Marano, in provincia di Napoli. L’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa (forse lunedì sera), ma l’ipotesi della rapina non convince gli inquirenti, malgrado la gioielleria sia stata trovata a soqquadro e la cassaforte aperta e vuota. Tra le persone che i carabinieri di Giugliano in Campania stanno ascoltando in caserma, figura anche l’ex moglie della vittima.
Marano, parla l’amico che ha ritrovato il cadavere di Salvatore
“Ho aperto la porta della gioielleria e l’ho trovata a soqquadro. Poi mi sono affacciato dietro il bancone e c’era il corpo di Salvatore in una pozza di sangue. Una scena raccapricciante”. Giuseppe Lavarone, amico del gioielliere ucciso, ha descritto il momento in cui si è ritrovato davanti al cadavere di Salvatore Gala. “Non volevo dirlo alla madre – ha aggiunto – ma lei ha capito tutto, guardandomi in faccia. Quando ho aperto il negozio la saracinesca della gioielleria era già aperta. Non ho sospettato che fosse successo qualcosa. Poi è arrivata la zia, cha ha bussato alla porta, ma nessuno ha aperto”.
“Alle 9 è tornata la sorella, che poi si è recata a Qualiano, dove la famiglia abita, per recuperare le chiavi di riserva. Quando è tornata ha chiesto a me di aprire il negozio. La cassaforte era aperta è vuota. Quando mi sono affacciato al bancone davanti mi sono ritrovato una scena raccapricciante: Salvatore era a terra, in una pozza di sangue. Non so dire se è stato vittima di un colpo di pistola o di una martellata in testa”. All’esterno della gioielleria di Marano è sistemata una telecamera che potrebbe avere ripreso le persone entrate e uscite durante la giornata di ieri.