Il Pd solleva una tempesta di critiche contro il Tg1 per un servizio su Gioventù Nazionale, accusando Chiocci di propaganda.
Il Tg1 si è trovato al centro di una bufera dopo aver trasmesso un servizio sulla marcia organizzata da Gioventù Nazionale, il movimento giovanile legato a Fratelli d’Italia. Il servizio, andato in onda nell’edizione delle 13.30, ha descritto l’evento come una manifestazione non politica e patriottica culturale, suscitando la reazione indignata del Partito Democratico.
La marcia di Gioventù nazionale
Nella puntata di ieri delle 13.30, il Tg1 ha mandato in onda un servizio sulla marcia al cimitero romano del Verano dei militanti della Gioventù nazionale. Oltre 100 militanti sono stati ripresi dalle telecamere del telegiornale, mentre sfilavano tra i viali cimiteriali.
Lo scopo della manifestazione, legata a Fratelli d’Italia, è stato quello di ricordare gli “eroi italiani di tutte le guerre”. Come spiegava il servizio di Tg1, i ragazzi stavano sfilando, come ogni anno, per rendere omaggio “a chi ha dato la vita per l’Italia, dal Risorgimento alle vittime degli anni di piombo alle vittime del terrore ai patrioti delle grandi guerre“.
La reazione furiosa del Pd: “Ha toccato il fondo”
Il servizio di Gioventù nazionale però ha suscitato l’ira furibonda del Partito Democratico, che ha alzato la voce contro la televisione pubblica. I dem hanno accusato il direttore Gian Marco Chiocci di fare “bassa propaganda mascherata da servizi culturali”, chiedendone l’immediata audizione in Vigilanza.
“La Rai ha toccato il fondo“, ha scritto in un post social il capogruppo Pd, Stefano Graziano. “Il Direttore Chiocci venga a spiegare in vigilanza Rai se ha cambiato ruolo e se è diventato il portavoce dei movimenti giovanili di destra che hanno sede in via della Scrofa. La misura è colma”, chiosa il partito.
Il centrodestra in difesa della Rai
A difendere la posizione del direttore Ciocchi dalle accuse del Pd, sono stati alcuni esponenti di centrodestra. I capigruppi di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan, hanno definito le posizioni del Pd “assurde”.
Poi hanno aggiunto i parlamentari: “Come quella di chiedere l’audizione del direttore del Tg1 reo, secondo il Pd, di aver ha mandato in onda un servizio per raccontare una manifestazione, che peraltro si tiene da decenni, organizzata da Gioventù nazionale in onore delle vittime cadute per la Patria. Forse che il Pd vorrebbe dettare la scaletta dei servizi?“.
Anche il senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega in Vigilanza Rai, ha espresso sostegno a Chiocci: “La verità è che la sinistra non accetta che esistano giornalisti non sudditi del Nazareno e liberi di fare il loro lavoro come il direttore Chiocci, al quale va tutto il nostro appoggio”. Roberto Rosso, capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai, ha dichiarato invece: “Non spetta al Pd decidere cosa può andare in onda e cosa no, se ne faccia una ragione“.