Caso Mancini, termina l’esperienza nei Servizi segreti per l’ex maresciallo dell’Arma

Caso Mancini, termina l’esperienza nei Servizi segreti per l’ex maresciallo dell’Arma

Marco Mancini lascia i Servizi segreti. La decisione è stata presa dal Dis dopo l’incontro con Matteo Renzi in autogrill.

ROMA – Marco Mancini lascia i Servizi segreti. L’incontro con Matteo Renzi in autogrill nel dicembre 2020 è costato molto caro all’ex maresciallo. Il vertice del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) ha comunicato al dirigente l’intenzione di rimuoverlo dall’incarico negli 007 e riportarlo, se non andrà in pensione anticipata, nell’Arma dei carabinieri.

Una decisione che sembra essere un vero e proprio licenziamento nei confronti del dirigente, finito nel mirino dopo un servizio di Report su un incontro tra lui e Matteo Renzi poco prima della caduta del Governo Conte.

La reazione di Marco Mancini

Come riportato dal Corriere della Sera, l’ex maresciallo dei carabinieri ha deciso di mettersi, per il momento in ferie, e nei prossimi giorni dovrebbe presentare la domanda per andare in pensione in anticipo. La fine del suo servizio per gli 007 dovrebbe avvenire da metà luglio.

Sicuramente si è trattata di una decisione un po’ a sorpresa. Il premier Draghi, infatti, non si è mai pronunciato su questo incontro ma molto probabilmente si è lavorato per trovare un compromesso tra i partiti di maggioranza. Alla fine si è deciso di rimuovere il dirigente dall’incarico.

Mario Draghi

L’incontro con Matteo Renzi

A far discutere è stato un incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini in un autogrill. Una ‘riunione’ che in molti hanno collegato alla caduta del Governo Conte anche se i diretti interessati non hanno mai confermato.

Pd, M5s e LeU hanno subito criticato e non si esclude una loro pressione sul premier Draghi per arrivare ad una rimozione del dirigente dai Servizi Segreti. Il passo indietro il Dis lo ha comunicato nei primi giorni di giugno e solamente nei prossimi giorni si capirà cosa deciderà Mancini.