Il mare di Rimini è inquinato. L’Arpae ha vietato la balneazione in 13 punti del litorale riminense. Problemi anche a Cattolica e Riccione.
RIMINI – Il mare di Rimini è inquinato. L’allarme è stato lanciato dall’Arpae che ha vietato la balneazione in tredici punti della zona. Ma i problemi sono stati verificati anche a Cattolica e Riccione dove viene sforato il limite dei parametri di escherichia coli ed enterococchi.
I bagnini hanno issato le bandiere bianche e rosse per indicare il divieto di balneazione temporanea. Giovedì saranno dato i risultati del secondo campionamento con gli esiti che potrebbero rivoluzionare l’attuale stop ai bagni.
Le acque di Rimini sono inquinate
Il rapporto dell’Arpae non è una buona notizia per la zona della Riviera Romagnola che in questo momento è sempre affollata di turisti. Lo stop (anche se momentaneo alla balneazione) potrebbe portare una diminuzione del flusso di persone. Molti, infatti, per salvaguardare la propria salute dovrebbero scegliere altre mete con l’economia della zona pronta a subire un forte rallentamento.
Il Comune, intanto, sottolineato che il divieto temporaneo non è dovuto alle aperture di impianti di sollevamento o a problematiche di rete tali da giustificare simile divieto.
Previsti altri controlli
Le acque della Riviera Romagnola potrebbero tornare presto balneabili. L’Arpae, infatti, ha fatto nella giornata odierna un nuovo controllo ma gli esiti saranno disponibili solo per giovedì. Il via libera – fa sapere l’ente – arriverà solo se i parametri di legge di escherichia coli ed enterococchi saranno rispettati.
Nei prossimi giorni, quindi, potrebbe essere eliminato il divieto di balneazione con i turisti che si preparano ad affollare le spiagge della zona di Rimini. Un agosto che si prepara tutto esaurito per la Riviera Romagnola anche se questo piccolo stop potrebbe avere degli effetti negativi con molti turisti pronti a fare un passo indietro.
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