Vorrebbe parte del patrimonio della madre, Margherita Agnelli, ma vi aveva rinunciato nel 2004. Ora si aspettano due sentenze in Svizzera.
Il tribunale di Torino ferma il procedimento legale avviato da Margherita Agnelli, e che vede i figli John, Lapo e Ginevra Elkann come controparte. Al centro della causa, l’eredità di famiglia.
L’azione legale intrapresa da Margherita Agnelli
La secondogenita dell’avvocato Gianni Agnelli aveva dato inizio alla causa per richiedere una quota del patrimonio della madre, Marella Agnelli Caracciolo, stilista, mecenate e fotografa scomparsa nel 2019. Patrimonio al quale però aveva rinunciato nel 2004, con un accordo, e che la vedova aveva destinato interamente ai tre nipoti John, Lapo e Ginevra.
Margherita Agnelli contesta che tale accordo e tale testamento siano validi. Proprio per affermare o meno la validità di tali documenti, stanno avendo corso in Svizzera due procedimenti legali.
Ecco che allora gli avvocati dei tre figli della donna, John, Lapo e Ginevra Elkann, dello studio legale Pedersoli, hanno richiesto ai giudici del tribunale di Torino di sospendere l’azione legale di Margherita Agnelli in attesa delle sentenze svizzere. Richiesta che è stata accolta dai giudici, come fanno sapere delle fonti a La Stampa.
Margherita e l’eredità del padre Gianni Agnelli
Margherita Agnelli peraltro non è nuova a questa tipologia di vicende legali: nel 2004, anno successivo alla morte del padre Gianni, fu rinunciataria dell’eredità del genitore, ottenendo in cambio 1,2 miliardi di euro, ma tre anni più tardi avviò una causa per ottenere il rendiconto dei beni dell’avvocato, richiesta che non venne accettata.