L’addio a Maria Antonietta Panico: i dettagli shock dell’autopsia

L’addio a Maria Antonietta Panico: i dettagli shock dell’autopsia

La salma di Maria Antonietta Panico è stata restituita alla famiglia: i funerali si terranno a Trento e Torchiarolo.

E’ stata restituita alla famiglia la salma di Maria Antonietta Panico, la 42enne trovata senza vita nella sua abitazione a Trento: sarà ricordata in due cerimonie funebri, una a Trento e l’altra nel suo paese natale, a Torchiarolo. Dagli esami autoptici emerge che la donna, che ieri avrebbe dovuto compiere 43 anni, sarebbe morta per cause naturali.

I funerali: da Trento a Torchiarolo

I funerali di Maria Antonietta Panico si terranno oggi, martedì 23 gennaio, nella chiesa del cimitero di Trento, dove la donna viveva da 20 anni e in cui si era perfettamente integrata. La 42enne infatti, in città aveva deciso di partecipare attivamente alla vita politica: nel 2020 aveva anche tentato di entrare in consiglio comunale.

Dopo la cerimonia a Trento, la salma di Panico sarà trasferita a Torchiarolo (Puglia), paese di origine della vittima. Qui, nella mattinata di mercoledì 24, sarà sistemata nella sala funeraria di via Bengasi per l’ultimo saluto di parenti e amici. Alle 15.30 sarà celebrata una nuova messa per la sepoltura nella chiesa Madre del paese.

In molti hanno lasciato messaggi di cordoglio sui social in memoria di Maria Antonietta. Tanto dolore sia a Trento che a Torchiarolo, dove la donna è cresciuta e dove vivono i genitori, Rosario e Galeana e il fratello Lucio.

Maria Antonietta Panico: la verità sulla morte

Il corpo di Maria Antonietta Panico è stato scoperto dalla figlia 16enne che vive con il padre. Preoccupata per le mancate risposte alle sue telefonate, la ragazzina aveva chiesto al padre – separato da tempo dalla 42enne – di raggiungere la madre presso la sua abitazione.

L’ex marito della donna ha quindi raggiunto l’appartamento di Via Vicenza nella giornata del 17 gennaio e qui ha fatto la tragica scoperta. Dalle indagini è emerso che dopo la separazione dal primo marito, la donna avesse iniziato una relazione con un nuovo compagno, il quale pare che “avesse il divieto di avvicinamento e che lei fosse stata ricoverata più volte per traumi cranici”.

Inizialmente, le tracce ematiche trovate attorno al corpo della donna hanno portato gli inquirenti a indagare per omicidio. Tuttavia, l’ipotesi di un gesto volontario e anche quella di una morte violenta sono state presto archiviate.

Sul cadavere infatti non sono state trovate ferite o traumi riconducibili a un‘aggressione, e quelle che sembravano essere macchie di sangue, si sono rivelate essere tracce di liquidi biologici rilasciati dal corpo dopo il decesso. Dopo l’autopsia, è emerso che la donna era deceduta due giorni prima del ritrovamento per cause naturali, forse per un malore.