Draghi avverte: “Serve un cambio radicale per l’Ue”

Draghi avverte: “Serve un cambio radicale per l’Ue”

Mario Draghi presenta un rapporto cruciale per il futuro dell’Europa. Ecco quali sono state le sue parole.

Mario Draghi ha lanciato un appello urgente per una trasformazione radicale dell’Unione Europea, illustrando le sue proposte in un rapporto presentato a Bruxelles. L’ex presidente della BCE ha evidenziato che per mantenere i valori fondamentali dell’Europa e garantire la sua competitività, è imperativo adottare nuove strategie, aumentare gli investimenti e introdurre un debito comune. Il documento, che sarà esaminato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, propone misure ambiziose e avverte che l’UE deve affrontare sfide significative nel prossimo futuro.

Le raccomandazioni di Mario Draghi

Come riportato da Ansa, nel suo rapporto, Mario Draghi ha delineato un piano per rilanciare la competitività dell’Unione Europea, proponendo misure drastiche come l’emissione di debito comune e un incremento significativo degli investimenti: “I valori fondamentali dell’Europa sono prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile. L’Ue esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l’Europa non sarà più in grado di garantirli avrà perso la sua ragione d’essere. L’unico modo per affrontare questa sfida è crescere e diventare più produttivi, preservando i nostri valori di equità e inclusione sociale”

Il rapporto sottolinea anche l’importanza di estendere il voto a maggioranza qualificata per accelerare le decisioni e superare l’ostacolo del voto all’unanimità, che spesso blocca l’integrazione europea. Inoltre, Draghi propone di utilizzare la cooperazione rafforzata tra gruppi di Stati membri per facilitare l’adozione di misure necessarie in caso di stallo politico: “Finora, molti sforzi per approfondire l’integrazione europea tra gli Stati membri sono stati ostacolati dal voto all’unanimità. Dovrebbero quindi essere sfruttate tutte le possibilità offerte dai Trattati Ue per estendere il voto a maggioranza qualificata”.


Maggiore cooperazione e innovazione per il futuro dell’Europa

Per Draghi, la chiave del rilancio della competitività europea risiede nella cooperazione tra Stati membri e nell’innovazione. “Non stiamo partendo da zero”, ha rassicurato Draghi, sottolineando che il rapporto contiene “170 proposte” concrete, tra cui “l’estensione del voto a maggioranza qualificata” in più settori e il superamento dell’unanimità, spesso fonte di blocchi decisionali. Draghi ha inoltre evidenziato l’importanza dell’innovazione come “terzo pilastro per una svolta sulla produttività”. Ha proposto di rimuovere le esenzioni agli aiuti di Stato, che dovrebbero essere impiegati esclusivamente per progetti comuni, e ha raccomandato che la competitività europea si concentri maggiormente sul futuro.

Nuove politiche economiche e risorse critiche

Infine, Draghi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una “vera politica economica estera” dell’UE per garantire la sicurezza delle risorse critiche. Ha indicato che l’Unione deve attuare rapidamente la legge sulle materie prime critiche, integrandola con “una strategia globale che copra tutte le fasi della catena di approvvigionamento”. Draghi ha proposto la creazione di una “piattaforma europea dedicata alle materie prime critiche” e ha ribadito che, per essere efficaci, gli Stati membri devono rimuovere ostacoli e armonizzare le politiche. “Dobbiamo assumere un nuovo atteggiamento nei confronti della cooperazione”, ha concluso, evidenziando che solo con una risposta unitaria si potrà preservare il futuro dell’Europa.

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