Mario Draghi lascia la Bce, dal 1 novembre inizia l’era Christine Lagarde. Non si esclude una fase di instabilità, ma la strada per i prossimi mesi è già tracciata.
Avvicendamento alla Bce, con Mario Draghi che arriva al termine del suo incarico e lascia il posto a Christine Lagarde, che si insedierà ufficialmente il prossimo 1 novembre.
Mario Draghi lascia la Bce, la sua eredità sulle spalle di Christine Lagarde
Mario Draghi lascia un’eredità importante in Europa perché la sua politica espansiva avrà effetti anche nel futuro prossimo, preparando il terreno entro la quale la Lagarde dovrà muovere i primi passi per evitare rivoluzioni e ribaltoni che potrebbero portare la fragile Europa in una fase di instabilità.
Il piano della Bce
Nel mese di settembre la Banca Centrale Europea ha impostato un nuovo abbassamento dei tassi negativi avviando una nuova fase per l’acquisto di titoli sul mercato. E gli effetti si vedranno solo nei prossimi mesi, quando la Lagarde dovrà solo gestire la situazione e mettere a punto piccoli ma necessari accorgimenti.
La possibilie instabilità legata all’avvicendamento a capo della Banca Centrale Europea
Nonostante le precauzioni di Draghi, un periodo di instabilità legato al passaggio di consegne è decisamente probabile se non addirittura certo. Peseranno molto probabilmente i giudizi non proprio lusinghieri che la Lagarde ha riservato per Donald Trump, finito spesso nel mirino della nuova numero uno della Bce. Evidentemente dal prossimo 1 novembre la numero uno della Bce imparerà a gestire meglio l’imparzialità che dovrà mantenere fino alla fine della sua esperienza. Almeno dal punto di vista formale.