Angelo Reina aveva premeditato il delitto della sua ex compagna, Marisa Leo. Ma ecco che si scoprono nuovi dettagli.
Emergono nuovi dettagli inquietanti sul caso di Marisa Leo, la 39enne uccisa dal suo ex Angelo Reina tra Mazara del Vallo e Marsala. L’imprenditore di Velderice (Trapani), che si sarebbe poi suicidato, avrebbe pianificato il delitto molto tempo prima.
Omicidio Marisa Leo
Marisa Leo è stata uccisa nella mattinata di mercoledì 6 settembre con tre colpi di pistola – una carabina calibro 22 – sparati dal suo ex compagno. Reina le avrebbe teso una trappola con la scusa di dovergli lasciare loro figlia di tre anni, a cui la donna teneva più di ogni altra cosa.
Nonostante in passato avesse già denunciato Reina per stalking e violazione degli obblighi familiari, la 39enne quella mattina ha dovuto recarsi da sola nel luogo concordato per riprendere la bambina. Al suo arrivo però la piccola era già dai nonni, e ad aspettarla c’erano solo tre proiettili d’arma da fuoco.
Subito dopo il delitto, Angelo Reina si è tolto la vita dopo aver raggiunto il viadotto dell’autostrada all’ingresso di Castellammare del Golfo. Secondo quanto emerge dalle indagini, nelle ultime settimane Reina aveva noleggiato un’auto, in cui gli stessi inquirenti hanno trovato alcuni proiettili della stessa arma utilizzata per uccidere l’ex compagna.
Pedinata da un investigatore
Angelo Reina aveva assunto un investigatore privato per pedinare Marisa Leo. Presentandosi in questura a Trapani, l’uomo ha dichiarato: “Mi aveva detto che stavano insieme. un giorno di luglio mi contattò nella mia agenzia e mi diede l’incarico. Era una gran brava donna: una lavoratrice dedita alla sua azienda e un’eccellente madre”.