Marisa Leo perseguitata e uccisa dall’ex: i dettagli shock e le sue battaglie per le donne

Marisa Leo perseguitata e uccisa dall’ex: i dettagli shock e le sue battaglie per le donne

Lottava contro la violenza sulle donne e alla fine è stata uccisa dall’ex. Le battaglie di Marisa Leo e quel video che fa riflettere.

Ha destato grande amarezza il caso dell’omicidio-suicidio andato in scena nelle ultime ore tra Mazara del Vallo e Marsala, nel Trapanese. La vittima, Marisa Leo, era una 39enne originaria di Salemi e nota responsabile marketing e comunicazione nel settore vinicolo. L’assassino e suicida, invece, si chiamava Angelo Reina, 42 anni, originario di Valderice, in passato già denunciato dalla donna per stalking. Una vicenda che fa ancora più scalpore anche per il grande impegno della donna proprio contro la violenza verso il mondo femminile.

Marisa, infatti, faceva parte delle “donne del vino”, associazione nata proprio dopo un femminicidio. Quello di cui, di fatto, è stata vittima.

Marisa Leo, i dettagli shock del caso

Mercoledì sera, 6 settembre, l’omicidio-suicidio. Marisa Leo è stata uccisa a fucilate dall’ex compagno di 3 anni più grande, Angelo Reina, che dopo ha raggiunto l’autostrada e si è sparato, suicidandosi. La polizia stradale, avvertita da un automobilista che aveva notato l’uomo con l’arma in mano e si era allarmato, ha trovato il corpo dell’assassino in fondo ad un viadotto. Il cadavere della donna, invece, è stato scoperto solo qualche ore dopo vicino ad una casa rurale all’interno del vivaio dove lavorava il suo ex.

Nel corso delle ultime ore i dettagli sull’ennesimo femminicidio sono aumentati rendendo la vicenda ancora più tragica. La donna, nota responsabile marketing della cantina Colomba Bianca di Mazara del Vallo, viveva a Salemi con sua figlia e i genitori. Poco dopo la nascita della bambina, lei e il suo compagno si erano lasciati.

Proprio questa decisione non era mai stata accettata da Reina che nei mesi successivi, come sottolineato dal Corriere della Sera, la pedinava e tempestava di messaggi. “Un comportamento ossessivo”, scrive il quotidiano, che aveva portato anche a una denuncia da parte della donna.

Dopo mesi davanti ai giudici Marisa aveva deciso di rimettere la querela e il 10 gennaio 2022 la causa si era chiusa con una sentenza di non luogo a procedere.

Le battaglie per le donne

A fare rabbia, oltre la brutalità del caso, anche il grande e noto impegno della Leo proprio nella lotta contro la violenza sulle donne.

Immediatamente dopo la notizia della sua morte, infatti, sul web è circolato un video di Marisa per “le donne del vino”, l’associazione nata nel 2019 dopo un femminicidio in Friuli, il delitto di Donatella Briosi, una nota sommelier.

In quell’occasione, la Leo aveva deciso di portare avanti in prima persona la solidarietà verso le donne girando appunto un filmato mentre era in dolce attesa, all’epoca, della sua piccola. Nel video si vede la compianta Maria invitare le donne a denunciare ogni sopruso. Lo stesso invito che aveva espresso anche in occasione di un meeting internazionale a Menfi.

Un impegno che, purtroppo, non le è bastato per difendersi dall’odio e dalla follia del suo ex.

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