A Napoli, in via Don Giovanni Bosco, un uomo ha ucciso la moglie e si è tolto la vita. A scoprire i corpi è stata la figlia della coppia.
Nel cuore di Napoli, in un tranquillo condominio di via Don Giovanni Bosco, si è consumata una tragedia che ha lasciato attoniti i residenti del quartiere, con una moglie fulcro dei discorsi. Nessuno si sarebbe aspettato un evento tanto drammatico in quella che appariva come una normale famiglia di origine ucraina, integrata e riservata.

Il drammatico ritrovamento del figlio
La coppia viveva da anni in città, senza che si fossero mai registrati episodi violenti o conflitti noti. L’uomo, 49 anni, e la donna, 45, conducevano una vita apparentemente ordinaria. Nessun segnale, nessun allarme aveva fatto presagire ciò che sarebbe accaduto. Ma dietro le mura domestiche, la realtà sembrava essere ben diversa.
A cambiare per sempre la vita del figlio della coppia è stato il rientro a casa, nella giornata di venerdì 21 marzo. Aprendo la porta dell’appartamento, il giovane si è trovato di fronte a una scena agghiacciante: i corpi senza vita dei genitori. Ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che sono giunte sul posto con urgenza.
Gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato e la Scientifica hanno avviato i rilievi all’interno dell’abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe ucciso la moglie con un corpo contundente, per poi togliersi la vita impiccandosi. Le circostanze del gesto restano ancora da chiarire, ma l’ipotesi dell’omicidio-suicidio appare al momento la più accreditata.
L’indagine e il contesto familiare
Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze dai vicini e dai conoscenti della famiglia, cercando di comprendere le motivazioni alla base di un gesto così estremo. Nel frattempo, il figlio – unica persona presente sulla scena subito dopo i fatti – è assistito da uno psicologo.
La tragedia di Napoli riapre il dibattito sul silenzio che può nascondersi all’interno delle mura domestiche, un silenzio che talvolta esplode in modo irreparabile. La speranza è che, da questa vicenda, possano emergere segnali da non sottovalutare in futuro.