Gli abitanti rivelano il misterioso andirivieni di Domenico Livrieri, un vicino con un passato oscuro, durante l’assenza di Marta Di Nardo.
La tranquilla vita condominiale di Via Pietro da Cortona a Milano è stata scossa dalla scomparsa di Marta Di Nardo, 60 anni, un evento che ha destato sospetti e temori tra gli abitanti. La tranquillità apparente si è trasformata in un incubo palpabile quando, dopo venti giorni di assenza, il corpo di Marta è stato ritrovato in uno scenario raccapricciante nell’appartamento del vicino, Domenico Livrieri.
Un vicino sospetto
Gli abitanti del condominio Aler avevano notato da tempo il comportamento insolito di Domenico Livrieri, 46 anni, un individuo pregiudicato e affetto da tossicodipendenza. Durante il periodo di sparizione di Marta, Livrieri è stato visto più volte entrare ed uscire dall’abitazione della donna. Un dettaglio che ha alimentato la curiosità e l’ansia tra i vicini era la facilità con cui Livrieri accedeva all’appartamento di Marta, “Aveva proprio le chiavi, è entrato ed uscito almeno due o tre volte“, rivela una testimonianza.
Il 24 ottobre, una scoperta agghiacciante ha fatto luce sul mistero. I Carabinieri hanno ritrovato il corpo di Marta, orribilmente mutilato, nell’appartamento di Livrieri. La scena del crimine ha rivelato un orrore inimmaginabile, con Livrieri che ha confessato agli inquirenti di aver ucciso Marta per ottenere accesso al suo bancomat. “L’ho accoltellata al collo per il bancomat“, ha dichiarato Livrieri, aggiungendo con un filo di rimpianto, “Mi dispiace, non volevo ucciderla“.
Durante l’interrogatorio, Livrieri ha anche rivelato di aver sottratto le carte di credito e un libretto postale di Marta. Passando alcune notti nel suo appartamento, probabilmente per evitare il forte odore del cadavere nascosto nel controsoffitto.
Un passato turbato, un futuro incerto
Mentre le indagini continuano, emerge un quadro inquietante delle vite tormentate di Marta e Domenico. Entrambi, pur vicini di casa, erano uniti da una realtà amara – l’attrazione verso vizi distruttivi, lei verso il gioco d’azzardo e lui verso la droga. Il loro rapporto complesso e le dipendenze hanno creato un vortice oscuro che ha culminato in un episodio di violenza estrema.