Marta Fascina si blinda: Arcore “è sua”. Cosa ha fatto montare e perché

Marta Fascina si blinda: Arcore “è sua”. Cosa ha fatto montare e perché

Nella villa San Martino ad Arcore in cui ha vissuto con Silvio Berlusconi, Marta Fascina ha fatto mettere due scritte.

“Dopo Berlusconi, Fascina blinda Arcore: le targhe da onorevole nelle stanze della villa”. Questo il titolo scelto da Il Fatto Quotidiano per raccontare le ultime mosse di Marta Fascina. La donna, ultima compagna del compianto Cavaliere, avrebbe giocato le sue carte con una mossa particolare fatta a Villa San Martino dove si è, di fatto, blindata, dopo la morte dell’ex Premier.

Marta Fascina si blinda ad Arcore

Marta Fascina

Nonostante i numerosi inviti a tornare in Parlamento e al suo ruolo da politica, Marta Fascina starebbe continuando nel suo percorso silente ad Arcore da cui, ormai, non si muove più. L’ultima compagna di Silvio Berlusconi, infatti, ormai sente sua la Villa San Martino dove viveva con l’ex Premier e per questo non ha alcuna intenzione di andare via.

“Arcore è sua” si potrebbe dire. Anche perché, secondo quanto si apprende da Il Fatto Quotidiano, la donna avrebbe dovuto lasciare la dimora già a settembre, cosa che, però, non è avvenuta. Anzi.

La Fascina avrebbe, di fatto, puntato i piedi dando una dimostrazione di forza anche verso i figli di Berlusconi facendo fare alcuni piccoli lavori. In particolare l’installazione di alcune targhe in ottone che recitano: “Segreteria politica onorevole Marta Fascina”. L’intestazione non è passata inosservata e ha, ovviamente, alimentato le voci che la vorrebbero sempre più blindata nella Villa che, ormai, ritiene essere casa sua.

La nozione di “segreteria politica” farebbe riferimento all’ufficio di rappresentanza dei parlamentari nelle loro abitazioni private. In passato è servito anche come modo per evitare l’accesso di magistrati e inquirenti durante delle perquisizioni. Allo stesso tempo anche per evitare sfratti e demolizioni. Come ricordato da Open, inatti, i parlamentari sono protetti dall’articolo 68 della Costituzione che impedisce all’autorità giudiziaria di perquisire la persona o il domicilio senza un’autorizzazione del Parlamento.

Le curiose chat

Il Fatto Quotidiano riporta poi anche alcune curiose chat della Fascina. Pare, infatti, che al netto del suo mancato rientro in Parlamento, la donna sia comunque in contatto con alcuni deputati. Nello specifico pare che la Fascina abbia una chat con Alessandro Sorte, Stefano Benigni, Tullio Ferrante e Gloria Saccani Jotti, ovvero quelli che potrebbero essere definiti “le sue vedette a Montecitorio”.

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