Martina Carbonaro è morta dopo lunghi minuti di agonia. I dettagli dell’ordinanza smentiscono la versione di Alessio Tucci.
Dopo la confessione di Alessio Tucci, diciannovenne accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata Martina Carbonaro, emergono nuovi dettagli che aggravano ulteriormente la sua posizione. L’ordinanza del giudice, come riportato dall’Ansa e Tgcom24, che ha disposto la custodia cautelare in carcere, rivela aspetti inquietanti della dinamica dei fatti e del profilo psicologico dell’indagato. I risultati preliminari della consulenza medico-legale smentiscono la ricostruzione fornita dal giovane e delineano un quadro di violenza prolungata e consapevole.

Il comportamento di Alessio Tucci dopo il delitto
Oltre alla dinamica dell’omicidio, aggiunge Tgcom24, il giudice ha posto l’attenzione anche sul comportamento tenuto da Alessio Tucci dopo il fatto. Il ragazzo ha partecipato alle ricerche di Martina Carbonaro subito dopo la sua scomparsa, cercando di mascherare il proprio coinvolgimento.
Secondo quanto emerge dall’ordinanza, ha mentito ai genitori della vittima e si è sbarazzato degli abiti sporchi di sangue, mostrando una lucidità e una capacità di manipolazione inquietanti.
Martina Carbonaro: i lunghi minuti di agonia prima di morire
Secondo quanto riportato nell’ordinanza emessa dal giudice del Tribunale di Napoli Nord, Martina Carbonaro sarebbe morta dopo “lunghi minuti di agonia“, a causa dei colpi alla testa inflitti con una pietra. Questo dettaglio contrasta fortemente con quanto dichiarato da Alessio Tucci, il quale aveva affermato che la ragazza non respirava più nel momento in cui l’aveva coperta con dei detriti all’interno del casolare di Afragola.
La consulenza preliminare del medico legale ha fatto emergere un quadro ben diverso, evidenziando che la giovane non è deceduta immediatamente, ma ha sofferto prima di morire. Una sofferenza prolungata, che aggiunge un ulteriore elemento di gravità all’azione del diciannovenne, già descritto nel provvedimento giudiziario come dotato di una “allarmante personalità, incapace di controllare i propri impulsi“.