Il sottosegretario leghista all’Istruzione ha deciso di togliere l’obbligo delle mascherine a scuola a causa delle alte temperature.
A scuole gli studenti devono indossare ancora le mascherine in classe, nonostante siano decadute quasi tutte le restrizioni anticovid. Anche nei negozi e sui mezzi di trasporto non è più obbligatoria. Per questo, e a causa delle alte temperature che rendono ancora più difficile la respirazione, il sottosegretario Sasso chiede di rimuovere l’obbligo di indossare la mascherina nelle aule scolastiche.
“Una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico” ha affermato il sottosegretario all’Istruzione. “Come Lega lo stiamo chiedendo da diverse settimane. In considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici sia della brusca impennata delle temperature, che soprattutto nel Mezzogiorno rende davvero difficile seguire le lezioni. Oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi” dichiara Sasso.
Il sottosegretario chiede la rimozione della mascherina in classe
La richiesta di togliere le mascherine in classe per l’ultimo mese di scuola arriva da più parti, dalle famiglie e da alcune regioni. “Tra l’altro, è ormai dimostrato che a scuola il rischio di contagio riguarda soprattutto le fasi di entrata e di uscita, non certo quando gli studenti sono seduti ognuno al proprio posto“. predica Sasso e propone di lasciare l’obbligo di indossare la mascherina solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi.
Il dibattito sull’uso dalla mascherina a scuola si è riacceso in conseguenza all’impennata delle temperature che rende difficile la convivenza con il dispositivo di protezione. Poi il leghista non manca di sfrecciare una lancia contro il ministro della Salute Speranza. “Ci appelliamo ancora una volta alle autorità sanitarie affinché i protocolli siano rivisti al più presto. La decisione finale spetta al ministro Speranza, che mi auguro si dimostri più in sintonia con il Paese reale rispetto a quanto fatto finora”, conclude.