L’atroce tentativo di omicidio a Padova, a mesi di distanza, sfocia nella condanna di un 44enne che aggredì la moglie.
Scattano le manette per uomo di 44 anni, di origine marocchina, arrestato per aver tentato di uccidere la moglie a martellate, che si trovava nella camera da letto della loro casa a Padova. Il dramma risale a giugno scorso, quando dopo vari tentativi la donna è sopravvissuta grazie all’intervento tempestivo del padre e di un vicino di casa.
L’atroce aggressione
A Padova, nel mese di giugno del 2023, un 44enne marocchino è stato arrestato per aver tentato di uccidere la moglie con un martello. L’aggressione dopo che la donna ha espresso l’intenzione di separarsi dal marito.
L’uomo però non ha accettato per nulla la sua decisione, pianificando una vendetta sanguinosa. Il 44enne ha atteso che la moglie si addormentasse, poi ha impugnato un martello e ha iniziato a colpirla sulla testa fino a quando il manico si è spezzato.
La donna è stata colpita più volte, dopodiché il marito l’ha afferrata nel tentativo di sbatterle la testa contro il muro e un termosifone. Non contento di quanto fatto sino a quel momento, una volta rotto il martello ha afferrato un coltello da cucina con la lama da 23 centimetri.
Il salvataggio della donna
Quando ormai sembrava ormai finita, la donna è riuscita a divincolarsi fuggendo rapidamente nel garage della loro abitazione. Qui poi è intervenuto il padre di lei, presente in casa, che ha disarmato il genero dall’arma che impugnava in quel momento.
A soccorrerla è stato anche un vicino di casa, intervenuto quando il marito ha tentato di raggiungerla nel garage. E’ stato l’arrivo dei poliziotti a mettere fine a quell’incubo interminabile, che hanno bloccato il 44enne quando si trovava ancora sotto casa.
L’arresto del 44enne
Dopo il suo arresto in flagranza, l’uomo è stato giudicato con rito immediato e condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere il 4 ottobre scorso. Il giorno successivo però, l’aggressore è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di dimora.
Nei suoi confronti ora il Questore di Padova ha immediatamente disposto la revoca della carta di soggiorno che gli era stata rilasciata nel 2015, proprio per motivi familiari. Intervenuta l’irrevocabilità della condanna, la Procura ha immediatamente disposto la cattura. I poliziotti lo hanno rintracciato presso il suo domicilio e da lì lo hanno condotto presso la Casa di reclusione di Padova