Massacrato di pugni dal cognato: fermato l’aggressore

Massacrato di pugni dal cognato: fermato l’aggressore

Il cognato si nascondeva in cantina dopo aver ucciso a calci e pugni il ragazzo 28enne. Scattano le indagini.

Ancora da chiarire il movente che ha fatto scattare la furia omicida dell’uomo di 35 anni, contro suo cognato 28enne. I due avevano avuto una lite a Vigevano, in provincia di Pavia, finita brutalmente in tragedia. Si indaga sulla fidanzata della vittima, e sorella dell’aggressore, che chiarirà se in passato c’erano già state tensioni fra i due.

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Il fermo per il cognato

A causa delle ferite troppo gravi, il 28enne ha perso la vita poco dopo l’aggressione. E’ stato impossibile salvarlo, a causa dei danni accusati per i violenti calci e pugni, rivelati dai primi accertamenti dei medici legali.

La Polizia ha fermato il principale sospettato del delitto, il cognato 35enne della vittima, che era fuggito subito dopo l’accaduto. L’uomo si nascondeva in una cantina del centro storico di Vigevano, dove è stato trovato e arrestato dagli agenti nelle ore successive.

Durante l’interrogatorio il 35enne dovrà raccontare la sua versione dei fatti per chiarire le dinamiche dell’aggressione. Verrà ascoltata anche sua sorella, e fidanzata del 28enne morto, per cercare di far emergere informazioni sulle possibili tensioni fra i due.

Le ipotesi

Al momento non è chiaro quale possa essere stato il movente dell’omicidio. Tra le ipotesi più credibili, quella di una lite scoppiata a causa di motivi famigliari. Sul corpo del ragazzo intanto si procederà con l’autopsia che potrà svelare ulteriori dettagli dell’aggressione.

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