Massimiliano Mirabelli mette Montella nel mirino: le scelte del tecnico non sono piaciute

Massimiliano Mirabelli mette Montella nel mirino: le scelte del tecnico non sono piaciute

Massimiliano Mirabelli non ci sta: il ds visibilmente turbato a fine partita, nel mirino alcune scelte di Vincenzo Montella.

Non è proprio aria di bufera, ma il casa Milan la sconfitta rimediata contro il Napoli ha riaperto qualche ferita e inasprito qualche contrasto già presente dopo un inizio di stagione non proprio positivo. Era evidente che la vittoria con il Sassuolo prima della pausa per le nazionali non avrebbe potuto regalare a Vincenzo Montella la stabilità che ha perduto a suon di sconfitte e mezzi passi falsi, ed ecco che dopo il KO contro i partenopei sono tornate le nuvole su Milano, come testimoniato dall’umore nero di Massimiliano Mirabelli.

Massimiliano Mirabelli non ci sta: Montella, ma che squadra è questa

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il malumore di Massimiliano Mirabelli sarebbe dovuto ad alcune scelte di Vincenzo Montella non propriamente apprezzate dal ds rossonero. A far storcere il naso a Mirabelli, e non solo, è stato ad esempio l’impiego di Fabio Borini come terzino destro, ruolo che un Abate avrebbe ricoperto con maggiore precisione probabilmente, dando filo da torcere a un Lorenzo Insigne che soprattutto nel primo tempo ha goduto di eccessiva libertà. Anche Bonaventura non ha propriamente brillato e forse l’utilizzo di Ricardo Rodriguez avrebbe garantito maggior copertura in fase difensiva. Manuel Locatelli non ha giocato sulla linea dei centrocampisti ma ha iniziato la gara quasi in linea con Suso, ruolo che avrebbe potuto ricoprire con maggior efficacia proprio Bonaventura. Ciliegina sulla torta l’accentramento di Suso, costretto ad abbandonare la corsia di destra tanto cara.

Non è esonero… ma la pazienza ha un limite

Non tira aria di esonero a sorpresa dalle parti di Milanello, ma di certo Massimiliano Mirabelli non avrà apprezzato le critiche piovute anche sul suo lavoro. Il ds, come confermato da Marco Fassone e come ribadito dall’idea di non stravolgere la rosa a gennaio, è convinto di aver fatto un buon lavoro la scorsa estate, consegnando all’allenatore una squadra che lui non riesce a far girare.

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