Massimo Caputi licenziato da ‘Il Messaggero’ per giusta causa

Massimo Caputi licenziato da ‘Il Messaggero’ per giusta causa

Massimo Caputi licenziato da ‘Il Messaggero’ per giusta causa. Al su posto Romolo Buffoni.

ROMA – Massimo Caputi licenziato da Il Messaggero per giusta causa. Come riportato da professionereporter.eu, il quotidiano romano ha deciso di rimuovere dal ruolo di capo dello Sport il giornalista. Nessuna motivazione ufficiale o commento da parte del diretto interessato, che ha parlato di “problemi personali al comitato di redazione“.

Al suo posto è stato nominato ad interim Romolo Buffoni, uno dei tre vice di Caputi in questo lungo periodo a Il Messaggero.

Massimo Caputi a ‘Il Messaggero’

L’avventura di Massimo Caputi a Il Messaggero è iniziata nel 2013. Una nomina a capo dello Sport a sorpresa, visto che fino a quel momento il giornalista non aveva mai lavorato per la carta stampa.

Il quotidiano romano, però, ha deciso di affidarsi a lui la redazione sportiva. Un nome segnalato da Azzurra Catagirone, figlia del prorietario Francesco Gaetano, a Virman Cusenza, attuale direttore del giornale. Un rapporto di collaborazione che si è concluso nella giornata di venerdì 30 ottobre 2020, quando è stato comunicato il licenziamento per giusta causa. Nessuna comunicazione ufficiale da parte del quotidiano o commento da parte dello stesso giornalista. Non sono escluse, però, delle spiegazioni nelle prossime ore.

Massimo Caputi

Il futuro di Massimo Caputi

Una decisione arrivata a sorpresa. Nessuna indiscrezioni sul futuro di Massimo Caputi, che potrebbe tornare in televisione o in radio. Non è escluso un ritorno sulla carta stampata, anche se non si hanno certezze.

Per il giornalista possibile un periodo di riflessione per capire cosa fare nei prossimi anni. La decisione de Il Messaggero è stata inaspettata. Un rapporto che potrebbe essersi incrinato nelle ultime settimane, ma non si hanno conferme ufficiali su questo. Non ci sono state, infatti, comunicazioni sui motivi del licenziamento, annunciato nella giornata di venerdì 30 ottobre 2020.