Cosa ha visto D'Alema a Pechino che gli altri non hanno visto
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“Una scelta sbagliata”: cosa ha visto Massimo D’Alema a Pechino che gli altri non hanno visto

Massimo D'Alema

Massimo D’Alema spiega la partecipazione alla parata in Cina e critica la strategia dell’Unione Europea e dei Paesi Occidentali.

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa e riportata da Il Giornale, Massimo D’Alema ha spiegato la sua decisione di partecipare alla parata militare svoltasi a Pechino per le celebrazioni della Liberazione cinese. L’ex presidente del Consiglio italiano ha criticato duramente l’atteggiamento dell’Unione Europea e dei Paesi occidentali, accusandoli di isolarsi da soli.

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Massimo D’Alema spiega la sua presenza a Pechino

Per Massimo D’Alema, la parata militare di Pechino è stata un’occasione per osservare dinamiche internazionali fondamentali, come “il riavvicinamento tra Cina e India“, due potenze che “in passato hanno avuto scontri anche armati” ma che ora “hanno trovato un terreno di incontro“.

Ha voluto precisare che “la celebrazione non si è ridotta ad una parata militare“, criticando “un’informazione distorta” e ricordando che “la presenza di leader, rappresentanti e personalità provenienti da Paesi democratici era maggioritaria“.

L’ex premier ha inoltre sottolineato momenti simbolici ignorati dai media occidentali: “una commovente cerimonia in onore dei militari americani che avevano contribuito alla Resistenza cinese” e “un’altra in onore della Resistenza europea nella quale è stata cantata Bella ciao“.

Le critiche verso l’Unione Europea ed i Paesi occidentali

Massimo D’Alema ha ricordato che “i cinesi, ogni dieci anni, celebrano la loro Liberazione con una parata militare alla quale invitano sempre i governi di tutto il mondo“, evidenziando che quest’anno “gli europei non c’erano e proprio questa, a mio avviso, è stata la scelta sbagliata“. Secondo l’ex ministro degli Esteri, “siamo dentro una crisi del vecchio ordine mondiale” e serve un nuovo sistema internazionale “che non abbia egemonie di alcun tipo“.

Critico verso la strategia occidentale, ha affermato che l’Occidente “schiacciare una grande potenza come la Cina e metterla alla guida di un grande blocco anti-occidentale“. Avvertendo che “se pensi di isolare il resto del mondo, finisci per isolarti“. Ha poi aggiunto che “la Cina è aggressiva sul piano economico“, ma “sul piano geopolitico rappresenta un elemento di stabilità“.

Infine, ha rivendicato la sua “assoluta coerenza” rispetto alle scelte passate, citando l’intervento in Kosovo per proteggere i civili dalla pulizia etnica, e ha lanciato un’accusa all’Europa: “Oggi invece l’Europa non fa praticamente nulla per fermare Netanyahu“.

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ultimo aggiornamento: 6 Settembre 2025 12:16

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