Matrimonio gay in carcere: è la prima volta che accade in Italia

Matrimonio gay in carcere: è la prima volta che accade in Italia

Un detenuto ha sposato il suo compagno nel carcere “Salvia” di Poggioreale: si tratta del primo matrimonio avvenuto in un penitenziario.

Il fatto è accaduto all’interno delle carceri “Salvia” di Poggioreale, a Napoli. Si tratta del caso senza precedenti di un detenuto che ha sposato il compagno mentre si trovava in carcere: è il primo matrimonio gay celebrato con unione civile che avviene all’interno di una prigione.

La vicenda

A celebrare l’unione tra la coppia è stato un responsabile dell’ufficio di stato civile del Comune. L’unione tra il detenuto ed il suo compagno è anche stata definita da Arcigay come un “momento importante e significativo” a livello socio-culturale. Ed è stata proprio l’associazione a diffondere la notizia, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook Antinoo Arcigay Napoli.

Ad essersi uniti nel vincolo del matrimonio sono G. D. e A. G., di 35 e 32 anni. Secondo quanto appreso, uno dei due coniugi si trova temporaneamente detenuto in carcere, nel padiglione Salerno. Alcuni dei volontari che si occupano dei progetti dedicati ai detenuti nelle carceri, hanno parlato dell’insolito evento reso ancora più caratteristico dal fatto che ad unirsi nel vincolo del matrimonio sono state due persone dello stesso sesso.

“È stata un’esperienza particolare veder coronare il sogno di G. e A. seppur in un contesto insolito come quello del carcere. Ma si è trattato anche di un momento importante e significativo nell’ambito del progetto che Antinoo Arcigay Napoli porta avanti già da alcuni anni all’interno della struttura”, dicono.

I partecipanti alle nozze

Un responsabile dell’ufficio di stato civile del Comune si è occupato di ufficializzare la cerimonia. Anche personaggi di spicco dell’associazione Arcigay hanno presenziato, come il presidente di Antinoo Antonello Sannino, Pasquale Ferro che ha ricoperto il ruolo di testimone, Rosa Rubino ed alcuni volontari del progetto “Al di là del muro”.

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