Il presidente Sergio Mattarella lancia un monito netto all’Ue sulle regole dell’immigrazione dalla Polonia.
Sergio Mattarella ieri ha incontrato a Varsavia, in Polonia il suo omologo Andrzej Duda. I due hanno affrontato la questione dell’emergenza migratoria, che l’Italia si trova ad affrontare in prima linea, trovandosi in piena sintonia.
Nelle ultime settimane, l’emergenza si è riacutizzata e il capo dello Stato ricorda che non si tratta di un’affluenza che riguarda solo l’Italia ma «richiede che il problema venga affrontato insieme, come problema dell’Unione europea», ribadisce Mattarella. Una linea non distante da come sta procedendo il governo. Infatti, sottolinea che «nessuno Stato da solo può affrontare un problema così epocale, ma la Ue può farlo con un’azione coordinata e ben organizzata e questo è un tema che richiama la sua responsabilità».
Sintonia tra il presidente e il suo omologo polacco
Per questo motivo lancia un monito all’Unione europea dicendo: «Serve una nuova politica di asilo, superando vecchie regole che sono ormai preistoria». Il chiaro riferimento è al Trattato di Dublino che ormai è vecchio e non più applicabile perché i tempi sono cambiati e il fenomeno migratorio anche.
Un’esigenza condivisa da Duda, quella di un sostegno da parte dell’Ue. Perché, come ricorda il presidente polacco, “l’Italia fa un grandissimo sforzo sulle migrazioni e anche noi abbiamo questo problema. Noi aspettiamo un sostegno maggiore, una maggiore comprensione da parte della Commissione europea e delle iniziative più decise dalla Ue.” Infatti, il capo di Varsavia chiarisce che si può “tranquillamente parlare di migrazioni di massa”.
Mattarella e Duda hanno inoltre ribadito pieno sostegno all’Ucraina “finché occorre, sotto ogni profilo” e la volontà di agire in compattezza con l’Ue.