Il presidente Mattarella sulla guerra in Ucraina: “Abissi della disumanità”

Il presidente Mattarella sulla guerra in Ucraina: “Abissi della disumanità”

Mattarella sulla guerra in Ucraina durante la cerimonia della Capitale della Cultura: “Sangue innocente, vite spezzate, crimini spietati”.

Il presidente della Repubblica è intervenuto durante la cerimonia che segna l’inizio di Procida Capitale della Cultura 2022. Qui Sergio Mattarella sulla guerra in Ucraina ha speso parole sofferte condannando chi sta continuando a versare sangue sulle vittime innocenti.

Queste le prime parole del Presidente: “Viviamo giorni terribili. Siamo travolti da immagini che pensavamo di aver consegnato per sempre all’archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. Invece altro sangue innocente, altre vite spezzate, altri crimini spietati stanno nuovamente popolando gli abissi della disumanità”.

Sergio Mattarella ha definito una “ferita che colpisce la coscienza di ognuno” l’aggressione all’Ucraina, compiuta dalla Russia, che sta minando la libertà e la vita dei cittadini. Secondo il presidente della Repubblica in gioco c’è il destino dell’Europa. Quest’ultima si trova ad un bivio “tra una regressione della sua storia e la sua capacità di sopravvivere ai mali del proprio passato e di superarli definitivamente”.

Sergio Mattarella

Le parole sulla cultura

Grande spazio ha dato poi Mattarella al ruolo della cultura in mezzo ai conflitti perché questa “è sinonimo di pace”. Secondo il Presidente la cultura è in grado di trasmettere un’energia che può aiutare a fermare la guerra. “Il patrimonio culturale genera patrimonio morale su cui risiede la civiltà di un popolo” ha aggiunto “genera umanesimo”.

Il Presidente ha sottolineato quanto la cultura sia in grado di fornire ad un popolo valori fondamentali e risorse che possono aiutarlo a rialzarsi, ripartire, costruire una nuova vita a partire dalle macerie. E ancora, la cultura permette di unire e guardare orizzonti comuni e di riuscire a dialogare con civiltà e pace. “La cultura respinge la pretesa di chi vuole trascinarla nel vortice della guerra. Ribadisce, al contrario, la sua limpida vocazione al dialogo e alla pace” ha concluso Mattarella.