Sergio Mattarella ha parlato del fenomeno delle migrazioni, definendole una conseguenza della guerra e della crisi climatica.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, durante l’Assemblea Nazionale dello Zambia ha parlato di un’altra problematica a cui il Paese dovrà far fronte. È la questione delle migrazioni. “Oggi rischiamo un nuovo impoverimento, rappresentato dall’emigrazione disordinata e irregolare verso Occidente di tante energie giovanili che sarebbero utili allo sviluppo del continente. Le crisi internazionali, pandemica, climatica, unitamente alle conseguenze della guerra scatenata dalla Federazione Russa, aprono a spinte accentuate di nuove emigrazioni”.
Il problema delle migrazioni non è una novità. Da sempre l’Italia si è trovata a dover fronteggiare le migrazioni in massa, accogliendo extracomunitari provenienti da zone di guerra o comunque da situazioni difficili.
“Non è salutare respingere le persone sulle navi una volta che hanno avuto accesso al Paese”
Mattarella in sede d’Assemblea ha dichiarato che “Il presidente zambiano ha detto a Strasburgo che “serve la apertura di canali formali per arrestare il problema dei migranti alla fonte lavorando insieme, nella convinzione che non sia salutare respingere le persone sulle navi una volta che hanno avuto accesso nei vostri Paesi mentre è possibile evitare questo in anticipo, in modo proattivo. Io sottoscrivo queste parole”.
E continua: “Le numerose distorsioni al commercio internazionale e al flusso di merci e persone hanno riportato al centro della riflessione, soprattutto a livello europeo, l’esigenza di creare partenariati più solidi con le regioni più vicine. È la conferma – ove ve ne fosse stato bisogno – del valore della cooperazione euro-africana e della comunanza di destino dei due continenti”.
Parlando agli alunni della scuola italiana di Lusaka, ha poi affermato: “L’Italia ha una vocazione alla collaborazione con tutti e il fatto che questa scuola accolga ragazzi di tante nazionalità indica che la cultura e l’istruzione non hanno confini, fa crescere tutti. Ringrazio i docenti per il loro lavoro così importante”.