Mattarella promulga la legge sul taglio dei parlamentari: ecco quando entrerà in vigore la riforma

Mattarella promulga la legge sul taglio dei parlamentari: ecco quando entrerà in vigore la riforma

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato e promulgato la legge costituzionale che prevede il taglio del numero dei parlamentari. Ma, nonostante ciò, la riforma dovrà attendere ben 60 giorni prima di essere applicata.

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato e promulgato la legge costituzionale che prevede il taglio del numero dei parlamentari. Ma, nonostante ciò, la riforma dovrà attendere ben 60 giorni prima di essere applicata, questi sono i tempi tecnici affinché si possano ridisegnare i collegi elettorali. La sua effettiva applicazione verrà applicata, in ogni caso, dopo le prossime elezioni.

La legge costituzionale che include il taglio del numero dei parlamentari modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione Italiana ed è stata promulgata nei giorni fra il 20 e il 21 settembre 2020 durante il referendum, il quale ha visto vincere e prevalere al 70% dei voti il SI. Già nell’ottobre del 2019 la riduzione dei parlamentari era stata approvata dalla Camera e dal Senato e ora dovrebbero raggiungere le cifre totali di 600 parlamentari rispetto ai precedenti 945, 400 deputati da 630 e diminuiscono anche i senatori da 315 a 200.

Quando entrerà in vigore il taglio dei parlamentari?

Sergio Mattarella

Dopo che il Capo dello Stato ha promulgato la legge protagonista dell’ultimo referendum, è previsto un termine massimo di 60 giorni prima che venga applicato. I 60 giorni sono i tempi tecnici previsti dalla stessa riforma e soprattutto utili per la ridefinizione dei collegi elettorali.

Perciò la legge costituzionale non ha un effetto immediato sul Parlamento, rimane perciò invariata, per il momento, la sua composizione. Allo stesso modo non cambieranno nemmeno le funzioni delle Camere, rimane infatti in vigore il bicameralismo perfetto.

Il taglio dei parlamentari, ovvero la prima applicazione di questa riforma, sarà perciò attiva e applicata a partire dalle prossime elezioni politiche, previste per il 2023, sia che vi sia il voto anticipato per lo scioglimento della Camera e sia in caso naturale di fine della legislatura.

Requisiti preventivi per l’entrata in vigore della riforma costituzionale

Affinché entri in vigore la riforma costituzione non è necessario attendere solo i tempi tecnici di 60 giorni imposti dalla stessa riforma è necessario anche valutare e considerare gli aspetti politici. I requisiti preventivi affinché vi sia la reale entrata in vigore della riforma sono alcuni aggiustamenti da porre in primis sulla riforma dei regolamenti dei parlamentari e successivamente la riforma della legge elettorale.

In conclusione, i nuovi collegi potrebbero essere ridisegnati solamente dopo l’approvazione di una legge elettorale. Legge sulla quale la maggioranza ne discute da ormai mesi ma come di consuetudine l’iter prosegue in tempi decisamente molto lenti.

Il rappresentante del partito Movimento 5 stelle, Luigi di Maio, ha fortemente voluto questa legge e ricorda come adesso più che mai è necessario: “adeguare i regolamenti di Camera e Senato, pronti a una legge elettorale che dia massima responsabilità”.

Covid: Mattarella e Papa Francesco insieme per la Preghiera per la Pace

Sergio Mattarella, in quanto presidente dello Stato, si occupa in toto del benessere e del fabbisogno dell’Italia e dei suoi cittadini. Anche in una fase delicata come quella che si sta vivendo a causa del Covid e dei nuovi contagi sempre in aumento, ha voluto stare vicino al suo popolo incontrandosi con Papa Francesco per la Preghiera per la Pace.

Durante l’incontro interreligioso fra Papa Francesco e Mattarella, il presidente si è espresso con queste parole:” la drammatica pandemia che affligge tutti i popoli ha posto in evidenza la nostra comune fragilità, rendendo manifesto come tutta l’umanità, insieme, avverta esigenze comuni e abbia bisogno della reciproca collaborazione per soddisfarle.”

Oltre al Capo dello Stato e Bergoglio, sono stati presenti durante la Preghiera per la Pace anche i leader delle comunità religiose e diverse figure politiche.

Fonte: Lettoquotidiano.it