Matteo Bassetti, clamoroso “Il virus non ha nulla a che fare con le scimmie”

Matteo Bassetti, clamoroso “Il virus non ha nulla a che fare con le scimmie”

Matteo Bassetti rassicura sulla situazione del vaiolo delle scimmie in Europa, evidenziando che non siamo di fronte a un allarme.

Il recente caso di vaiolo delle scimmie registrato in Svezia ha generato preoccupazione in molti Paesi europei, ma secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, non c’è motivo di allarmarsi. Durante un’intervista a Estate in Diretta, Bassetti ha ribadito che, sebbene la notizia abbia attirato l’attenzione dei media e del pubblico, non siamo di fronte a un’emergenza sanitaria.

Virologo Matteo Bassetti

Le parole del famoso virologo Matteo Bassetti

Matteo Bassetti ha spiegato che il caso svedese riguarda una variante meno aggressiva del virus, già conosciuta in Europa. Al contrario, l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si riferisce a un sottotipo del virus che sta circolando in Africa, particolarmente nel Congo, e che è molto più virulento. In Italia, finora, non sono stati registrati casi di infezione dall’inizio di agosto, un dato che conferma l’assenza di rischio imminente per il Paese. Come ripreso da ilsussidario.net

Vaiolo delle scimmie: farmaci e vaccini per una protezione efficace

Bassetti ha voluto chiarire un aspetto importante legato alla percezione del virus. “Il nome è fuorviante,” ha affermato l’esperto, sottolineando che l’OMS ha recentemente rinominato il virus come Mpox. Questo perché il termine “vaiolo delle scimmie” potrebbe indurre in errore, suggerendo un legame con gli animali che in realtà non esiste. È un virus che si trasmette da uomo a uomo, e non ha nulla a che fare con le scimmie, ha spiegato Bassetti, aggiungendo che il virus è stato erroneamente associato a questi animali fin dalla sua scoperta.

Nonostante la diffusione limitata del virus in Europa. Bassetti ha sottolineato l’importanza di rimanere vigili, soprattutto in relazione ai viaggiatori provenienti dall’Africa, dove il virus è ancora presente. Tuttavia, ha rassicurato che non siamo di fronte a un allarme, grazie alla disponibilità di vaccini e farmaci efficaci. Se dovesse essere necessario, questi strumenti saranno impiegati per prevenire la diffusione del virus. Tuttavia, l’infettivologo ha posto l’accento su un punto cruciale: l’attenzione globale dovrebbe concentrarsi sull’Africa, dove le risorse per combattere il virus sono limitate e dove la necessità di vaccini è maggiore.