Massacrato a martellate per strada: “Avevo solo chiesto di rallentare”

Massacrato a martellate per strada: “Avevo solo chiesto di rallentare”

La vittima dell’aggressione è Matteo Bastianelli, direttore del Conad di Fermignano: fortunatamente ha potuto raccontare quanto successo.

Una scena incredibile avvenuta a Fermignano, in provincia di Pesaro, dove un uomo è stato prima investito e poi aggredito brutalmente da un automobilista. La vittima aveva semplicemente fanno cenno all’auto di rallentare, ma la richiesta ha fatto scattare l’ira del conducente.

L’inspiegabile aggressione

La vittima della vicenda è Matteo Bastianelli, direttore 46enne del Conad di Fermignano, che alle prime ore di ieri mattina è rimasto coinvolto in un’aggressione a dir poco inaspettata. Erano le 6.45 quando, trovandosi in via Piave, nota una Ford Focus scura che sfreccia all’incrocio ad una velocità eccessiva.

Rivolgendosi al guidatore, fa cenno con la mano destra di rallentare l’auto. Alla guida c’era Simone Babbini, bidello di 37 anni del posto, che accorgendosi dell’uomo, blocca l’auto, fa inversione, e la punta verso di lui aumentando di nuovo la velocità.

Lo investe in pieno, ma Bastianelli riesce ad alzarsi e fuggire. Il conducente dell’auto scende dalla sua vettura, lo insegue e inizia a prenderlo a martellate. Poi si scaglia contro il direttore del Conad anche con calci e pugni. Nonostante i forti colpi, il 46enne riesce a divincolarsi fuggendo vicino il guardrail vicino, sporcandolo di sangue.

Il salvataggio del netturbino

A quel punto Babbini vuole solo gettarlo di sotto, dove scorre il Metauro, ma ecco che arriva la salvezza per il 46enne. Si avvicina un netturbino della Egea che, assistendo alla scena, si avvicina al bidello urlandogli contro: “Lascialo stare, fermati”.

Ma il 37enne gli risponde, ancora furioso: “Chi sei, fatti gli affari tuoi, vai via”. A quel punto Bastianelli coglie l’occasione è si chiude nel camion del netturbino per salvarsi. L’aggressore fugge ma la vittima è stata così scaltra da prendere il numero di targa della Focus.

Sarà proprio il netturbino a chiamare i soccorsi, che trasporteranno Matteo Bastianelli in ospedale. La sua prognosi è di 30 giorni: zigomo rotto, varie contusioni. Ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

La caccia all’aggressore

Dopo pochi minuti dalla segnalazione del netturbino, i carabinieri della Compagnia di Urbino riescono ad identificare l’aggressore. Grazie ad alcune ricerche e appostamenti sul territorio, ecco che spunta la Ford Focus, parcheggiata nei pressi della casa di un parente del bidello.

L’auto ha un pneumatico esploso, dopo essere salita sul marciapiede per investire Matteo Bastianelli. Il 37enne viene arrestato per tentato omicidio.

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