Matteo Messina Denaro, la latitanza e il falso nome

Matteo Messina Denaro, la latitanza e il falso nome

Il boss mafioso di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro si trovava da parecchio tempo ricoverato in una clinica con il nome Andrea Bonafede.

Matteo Messina Denaro, il boss mafioso di Cosa Nostra latitante per ben 30 anni, è stato finalmente arrestato dagli inquirenti. Lo ha comunicato il quotidiano Ansa. Del famosissimo boss di Cosa Nostra non si avevano più notizie dal lontano 1993.

Dopo 30 anni di latitanza, gli inquirenti sono finalmente riusciti ad arrestare l’uomo. Si trovava da parecchio tempo ricoverato presso una clinica per ricevere delle cure mediche, registrato con il nome di Andrea Bonafede. Nel frattempo gli inquirenti sono risaliti al covo del latitante e lo hanno già perquisito.  

Il famosissimo boss della mafia era malato e si trovava in cura presso una clinica a causa di un cancro al colon. A distanza di 30 anni esatti dall’arresto di Toto Riina, catturato dagli inquirenti nel 1993, anche un altro pericolosissimo boss mafioso è sotto custodia. Nel 2016 l’Europa lo aveva segnalato come uno dei boss più pericolosi al mondo.   

L’arresto

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Palermo, da pochi mesi guidata da Maurizio de Lucia. Ad effettuare la cattura sono stati i Carabinieri del Ros e gli uomini del Gis, quando nella giornata di ieri si sono recati alla clinica Maddalena di Palermo alle 8:00 del mattino.  

Stavano aspettando l’uomo, registrato con il nome di Andrea Bonafede. Dopo averlo individuato, gli inqurienti gli hanno chiesto: “Scusi, lei è Matteo Messina Denaro?”. “Sono io Matteo Messina Denaro” ha risposto il criminale, senza opporre alcuna resistenza. 

Nella giornata di ieri gli inquirenti hanno interrogato Matteo Messina Denaro. “Matteo Messina Denaro andrà al carcere duro perché quell’istituto esiste ancora grazie a questo governo. Quindi qualcuno dovrebbe spiegarmi su che cosa si sarebbe fatta una eventuale trattativa”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

“Penso che giornate come questa vadano ricordate. Sto ragionando di come celebrare questa giornata: in Italia abbiamo la giornata dedicata alle vittime di mafia ma non abbiamo una giornata dedicata a quegli uomini e a quelle donne che con il loro lavoro hanno consentito all’Italia di sferrare colpi pesanti al cancro della mafia. E penso che in questa nazione serva celebrare anche le vittorie”, dice. 

Predisposto il carcere con il 41 bis

Adesso, ad attendere Matteo Messina Denaro ci sono le porte del carcere, già predisposte con il 41 bis. “Al momento le condizioni sono compatibili con la detenzione in carcere. Ancora, in questo momento, non possiamo rispondere su quale sarà la struttura penitenziaria a cui sarà destinato Matteo Messina Denaro”. Sono queste le dichiarazioni del procuratore aggiunto Paolo Guido. 

Gli inquirenti hanno riferito che, al momento della cattura, Messina Denaro “indossava un orologio prestigioso del valore di circa 30-35mila euro”. Anche il 59enne Giovanni Luppino è stato arrestato iri per favoreggiamento nei confronti di Denaro, nonostante non fosse mai stato implicato in questioni mafiose. Si tratta di un agricoltore.