Matteo Renzi: “Alla Lega soldi dai Benetton”

Matteo Renzi: “Alla Lega soldi dai Benetton”

Matteo Renzi fa luce su Facebook: “Alla Lega soldi dai Benetton e Conte è stato legale di Aiscat”. Poi l’attacco a Grillo: avrebbe fatto ricorso anche all’Esercito per fermare la Gronda.

Prosegue la polemica politica in Italia, con il vicepremier Luigi Di Maio che ha scatenato una furente diatriba dopo le sue accuse – non proprio velate e diplomatiche – rivolte al Partito democratico, o meglio, a Matteo Renzi. L’ex premier ha risposto con diversi post su Facebook negando di essere stato finanziato dalla famiglia Benetton, a differenza dunque di quanto riferito da Di Maio in televisione.

Matteo Renzi: “Alla Lega soldi da Benetton. Conte è stato legale di Aiscat”

Vedendo le carte scopriamo che io non ho preso un centesimo né per la Leopolda, né per le nostre campagne elettorali – rilancia Matteo Renzi -. E ciò significa che Di Maio è un bugiardo. E uno sciacallo. Ma come se non bastasse si scopre che Società Autostrade ha finanziato la Lega e che il Premier Conte è stato legale di Aiscat, la società dei concessionari di autostrada: l’avvocato del popolo diventa all’improvviso l’avvocato delle autostrade. Quindi se Di Maio vuole sapere chi prendeva soldi dal sistema autostradale lo deve chiedere al prossimo Consiglio dei Ministri, non a noi“.

Matteo Renzi

Renzi: “Grillo voleva bloccare la Gronda con l’esercito”

Renzi è poi tornato sul contratto di concessione stipulato con Autostrade per l’Italia: “Nel 2017, seguendo le regole europee, dopo un confronto col commissario UE Vestager (altro che leggina approvata di notte, è una procedura europea), si è deciso di allungare la concessione di quattro anni, dal 2038 al 2042, in cambio di una fondamentale opera pubblica: la gronda, l’opera che avrebbe decongestionato anche il ponte Morandi. Io ti allungo la concessione (che scadrebbe comunque tra più di vent’anni) e tu in cambio mi dai subito un’opera pubblica.

Prorogare la concessione è stata una scelta del Governo per avere subito l’opera pubblica che avrebbe decongestionato il traffico a Genova. Contro la Gronda erano i 5 Stelle che nel 2012 definivano “favoletta“l’ipotesi del crollo del ponte, che nel 2014 con il genovese Beppe Grillo volevano bloccare la Gronda “anche usando l’Esercito” e che nel 2018 con Toninelli hanno proposto ancora di cancellare l’opera. La proroga tra vent’anni della concessione serviva a fare subito la Gronda. E Genova ha bisogno della Gronda, dei lavori sul Bisagno, del terzo valico, degli investimenti sul Porto: tutte opere finanziate nella scorsa legislatura“.

Di seguito il post pubblicato da Matteo Renzi sulla propria pagina Facebook: