Matteo Renzi, no alla fiducia a Giuseppe Conte: i motivi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Renzi show al Senato: “Conte non eletto, è un mio collega”

Mattarella attende le decisioni del Pd e 'congela' Renzi fino alla manovra

Senato, Matteo Renzi senza freni: “Conte un mio collega, un altro premier non eletto. Governo del cambiamento? Intanto avete cambiato il vocabolario”.

ROMA – Nel giorno della prima vittoria di Giuseppe Conte, la copertina dei giornali se la prende di diritto Matteo Renzi, tutt’altro che ai margini del Pd e tutt’altro che arrendevole.

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#Noisiamoaltracosa è l’hashtag lanciato dall’ex segretario del Partito Democratico al momento rimasto senza un ruolo chiaro. Non si sarebbe perso l’incontro con Conte per nulla al mondo e infatti è tornato dalla Cina, una delle tappe del suo tour di conferenze.

Chiara la linea dettata da Renzi alla parte dei democratici che lo seguono: nessun appoggio al governo giallo-verde. Opposizione a oltranza ma (possibilmente) costruttiva.

Matteo Renzi: “Il presidente non avrà la nostra fiducia”

Renzi qualche sassolino dalla scarpa se l’è voluto togliere sin dalle prime parole del suo intervento, quando ha sottolineato il fatto che Giuseppe Conte non sia stato eletto, proprio come Matteo Renzi, anzi, proprio come per anni hanno sottolineato i pentastellati attaccando Matteo Renzi e mettendone in dubbio la sua legittimità.

Lei è un premier non eletto, potrei dire un collega. Ma nessuno le nega la legittimità perché non ce n’è motivo. Il presidente del Consiglio dei ministri non avrà la nostra fiducia, ma avrà sempre il nostro rispetto. Il rispetto dei ruoli di governo e opposizione. Noi rispetteremo il presidente del Consiglio perché lei é anche il nostro presidente”, esordisce Renzi strappando i primi applausi da parte dell’opposizione e scaldando subito il dibattito.

Il Senato della Repubblica (fonte foto https://twitter.com/SenatoStampa)

Renzi: “Non so se è il governo del cambiamento, intanto è cambiato il vocabolario”

Matteo Renzi ha poi spiegato i motivi per i quali ha deciso di non votare la fiducia al nuovo governo: “Il punto fondamentale che motiva il no alla fiducia: voi dite che è iniziata la Terza Repubblica, gli 89 giorni di teatrino a cui abbiamo assistito ci fanno sembrare che continui la prima. “I ‘due forni’ è una espressione che non sentivamo dagli anni Novanta. Non so se è il governo del cambiamento. Intanto è cambiato il vocabolario“.

Di seguito il video con l’intervento al Senato di Matteo Renzi:

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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2018 9:09

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